Allerta meteo, l'università sapeva. Ecco la prova - Le Cronache Ultimora
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Allerta meteo, l’università sapeva. Ecco la prova

Allerta meteo, l’università sapeva. Ecco la prova

“Gent.mi buongiorno, a seguito della segnalazione di “allerta meteo” in oggetto, (e-mail inviata dall’Ing. Alfredo Landi – Capo del Servizio di Prevenzione e Protezione dell’Università degli Studi di Salerno La società Datameteo ha emanato i seguenti avvisi: alert vento rischio forte a partire da venerdì sera 29.11.2024 fino a domenica sera 01.12.2024”. È il contenuto della mail che l’Università degli Studi di Salerno ha inviato al personale docente e non docente alla vigilia della tragedia che ha colpito il campus nel pomeriggio di sabato. La mail porta la firma dell’Ufficio Contabilità del distretto 5 Unisa, raccomandando di adottare gli opportuni comportamenti nell’ambito degli edifici di appartenenza e di prestare la massima attenzione agli spostamenti in tutti gli spazi interni al campus. “Tra i comportamenti specifici, si segnala l’importanza di: non camminare in prossimità di ponteggi, baraccamenti, recinzioni, ringhiere, gradinate, scale, ecc.; mettere in atto interventi specifici (ad esempio chiusura di infissi e porte esterne); limitare l’utilizzo di apparecchiature elettriche e l’uso di ascensori; tenere libere le vie di fuga degli edifici (corridoi e spazi antistanti le uscite di emergenza). In caso di necessità di anomalie nei luoghi di appartenenza, si prega di segnalare eventuali problematiche legate alle condizioni avverse, allertare il personale dell’edificio di competenza e, in caso di necessità, di contattare il numero delle emergenze attivo h/24 e i seguenti numeri interni-esterni”, si legge ancora nella mail in cui vengono citati i contatti telefonici della guardiania di Fisciano, Baronissi, emergenza h24, servizio di prevenzione e la municipale. La colpa dell’Ateneo viene ulteriormente aggravata dal bollettino meteorologico della Protezione Civile regionale che pure citava il rischio vento nella giornata del 30 novembre nonché le chat sui social dei tanti studenti che evidenziavano le criticità riferite proprio all’albero caduto fin dal mese di febbraio 2024. Intanto, nella mattinata di ieri l’Università di Salerno è tornata alla normalità. Ma i segni di quanto accaduto sabato pomeriggio sono ancora tangibili: le piazze, solitamente piene di vitalità, sono vuote. E gli unici capannelli di studenti si formano attorno alle transenne che delimitano l’area – sotto sequestro – nella quale è precipitato il pino alto circa 15 metri. Per chi arriva dal terminal dei bus o dai parcheggi che si trovano alle spalle della facoltà di Ingegneria è praticamente un percorso obbligato. Ma sono tanti gli studenti che si recano appositamente in quel punto per vedere da vicino gli effetti devastanti del crollo. Qualcuno scatta una foto, qualche altro commenta a voce alta prima di recarsi in aula. È dinanzi a quelle transenne che si danno appuntamento i militanti del Fronte della Gioventù Comunista che questa mattina hanno organizzato un’assemblea per chiedere più sicurezza nell’Ateneo. “Già in passato si era sfiorata la tragedia a causa di crolli di soffitti e di ripetuti allagamenti delle strutture, decadenti dopo anni di mancata manutenzione”, si legge sul volantino che viene distribuito ai partecipanti. “Non si può parlare di un semplice incidente, il rischio che l’albero cadesse era da tempo chiaro. L’Unisa evidentemente non cura a sufficienza la manutenzione, esponendo studenti e lavoratori a rischi gravissimi. Quanto accaduto sabato non deve ripetersi”. Le indagini sono affidate agli agenti della squadra Mobile di Salerno. Gli agenti, coordinati dalla Procura di Nocera Inferiore, in questa prima fase stanno procedendo ad accertare eventuali responsabilità in merito alla manutenzione del verde e ad effettuare altri accertamenti per capire se quanto accaduto poteva essere o meno evitato. Nelle scorse ore l’Ateneo ha chiarito che il contratto tra la Fondazione universitaria e la ditta affidataria del servizio “prevede un costante monitoraggio delle condizioni di sicurezza delle oltre 3mila essenze arboree presenti nei campus”. Al tempo stesso l’Università ha fatto sapere di aver comunque disposto una verifica immediata e straordinaria. Intanto sul fronte medico non si registrano novità: le condizioni del 25enne di Eboli rimasto schiacciato dai rami restano stabili ma critiche. Il giovane resta in pericolo di vita ed in queste ore è stata lanciata anche una gara di solidarietà per raccogliere sacche di sangue. Meno gravi le condizioni degli altri due feriti: il 25enne di Petina è stato trasferito in Chirurgia dove mercoledì dovrebbe essere sottoposto ad un intervento chirurgico per le fratture al bacino e al sacro. Il ferito 20enne, invece, ha riportato una prognosi di 40 giorni. Le reazioni. “L’intera Comunità federiciana esprime piena solidarietà all’Università di Salerno per l’incidente che ha coinvolto tre persone nel Campus di Fisciano. Il primo pensiero affettuoso va ai giovani che soffrono le conseguenze dei traumi e alle loro famiglie. La ben nota serietà e la capacità del Rettore Loia garantiscono una gestione più che corretta in questo momento difficile, assicurando ai feriti tutto il sostegno possibile senza lasciare nulla di intentato nella ricerca di eventuali responsabilità”. Così in una nota dell’Università Federico II di Napoli. “In un momento così delicato, desideriamo esprimere tutta la nostra vicinanza e solidarietà alle famiglie e agli studenti coinvolti, unendoci in preghiera per una pronta guarigione. L’accaduto impone una riflessione sulla sicurezza negli spazi universitari. Le università devono essere luoghi sicuri, dove i giovani possano formarsi senza rischi. È necessario verificare con attenzione le dinamiche di quanto accaduto, individuando eventuali responsabilità e intervenendo con tempestività per evitare che simili episodi possano ripetersi. La sicurezza degli ambienti universitari deve essere una priorità assoluta. È fondamentale che le istituzioni si impegnino con rigore per garantire manutenzione adeguata e prevenzione. Le istituzioni devono assumersi le proprie responsabilità e mettere in atto misure concrete per prevenire simili tragedie. È indispensabile un controllo immediato e capillare delle infrastrutture e degli spazi verdi di tutte le università, scuole e spazi pubblici per garantire che situazioni analoghe non si ripetano mai più.” A dirlo è Virginia Villani, Coordinatrice provinciale del Movimento 5 Stelle per la provincia di Salerno, in merito al drammatico incidente avvenuto sabato all’Università di Salerno. Dure anche le parole di Gigi Vicinanza, segretario provinciale della Filp Cisal Salerno, all’Università degli Studi di Salerno che parla di “scaricabarile che offende i feriti e le loro famiglie”: “L’Università si dissocia dalla gestione della manutenzione del verde, attribuendola alla Fondazione Università, che di fatto è parte integrante dello stesso Ateneo. È uno stucchevole gioco delle parti che non possiamo accettare”, dichiara Vicinanza. “Invece di chiedere scusa e prendersi la responsabilità dell’accaduto, si cerca di scaricare le colpe su se stessi in una sorta di assurdo paradosso burocratico. È un’offesa gravissima nei confronti degli studenti feriti e delle loro famiglie”. Pur riconoscendo l’importanza dell’inchiesta avviata dalla magistratura, Vicinanza sottolinea la necessità di assumersi responsabilità immediate. “Nutro piena fiducia nel lavoro della Procura di Nocera Inferiore, ma nel frattempo ritengo indispensabile che il rettore dell’Ateneo di Salerno e il presidente della Fondazione Università si dimettano immediatamente. Sarebbe un atto di dignità e di rispetto verso chi sta pagando il prezzo di una mancanza di sicurezza in un luogo che invece dovrebbe esserlo in primis per quello che rappresenta. La sicurezza degli studenti e di tutto il personale universitario non può essere trattata con leggerezza. Il contratto di manutenzione, le verifiche periodiche e la presunta assenza di allerte meteo non possono essere scuse. Chi ha la responsabilità della gestione dei campus di Fisciano e Baronissi deve rispondere dei propri errori non solo dal punto di vista giudiziario ma deve darne conto anche all’opinione pubblica”, conclude Vicinanza. La Filp Cisal Salerno continuerà a vigilare affinché siano adottati tutti i provvedimenti necessari per garantire la sicurezza all’interno degli spazi universitari, evitando che simili tragedie possano ripetersi. Europa Verde e Giovani Europeisti Verdi di Salerno lanciano un appello alla donazione di sangue per aiutare Carmine, il più grave dei feriti. Ieri mattina tantissimi studenti si sono recati all’Università per donare il sangue e il Ruggi ha disposto altre giornate per le donazioni.

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