di Arturo Calabrese
«Si faccia chiarezza sulla comunicazione del sindaco Mutalipassi e del Comune di Agropoli». Si può riassumere così la richiesta del consigliere Raffaele Pesce formulata al primo cittadino e di cui si discuterà nel prossimo consiglio comunale. il rappresentante del movimento “Liberi e Forti” aveva già chiesto lumi a Mutalipassi e quest’ultimo ha anche risposto ma, secondo il richiedente, non nel merito. Doveroso, dunque, andare con ordine.
La prima richiesta
Ad agosto, il consigliere chiedeva al sindaco se si fosse proceduto all’individuazione di un addetto stampa, secondo quali modalità e con quale trattamento economico. Inoltre, si chiedevano i nomi di chi avesse accesso alla pagina facebook dell’Ente, sempre per una questione di trasparenza, senza però sottacere sull’inadeguatezza della condivisione di post del profilo privato sul sindaco sulla pagina stessa. Il sindaco si prende un mese di tempo per rispondere, la concomitante stagione estiva gli avrà evidentemente portato via molto tempo, e lo fa con un lungo scritto in cui si evidenzia che la persona individuata come addetto stampa sia tale Andrea Passaro, «persona qualificata e capace», nonché grande conoscitore della macchina amministrativa e fine esperto delle dinamiche ad esse legata. «Sulle condivisioni – si legge nella risposta – mi preme evidenziarle che ciò è avvenuto sulla pagina politica, quella del sindaco con tanto di foto profilo mia con indosso la fascia tricolore. Altro – aggiunge – è il mio profilo privato dove condivido altre informazioni». La risposta del sindaco non è ovviamente esaustiva e non entra nel merito della questione, limitandosi a parlare delle legittime doti dell’addetto stampa, della foto di profilo con tanto di fascia e delle innumerevoli foto durante le inaugurazioni di attività commerciali, un questione di cui Pesce aveva parlato in sede privata e mai su richieste o interventi pubblici.
La seconda richiesta
Non contento, e non poteva essere diversamente, Pesce rincara la dose. «Prendo atto della risposta ricevuta – dice in una interrogazione – ma la mia richiesta era volta ad appurare se fosse stato ufficialmente assunto un addetto stampa, se ci fosse un rapporto di lavoro formalmente costituito e perfezionatosi con un contratto di assunzione ma non entravo nel merito della professionalità. Signor sindaco – continua Pesce – vorrà fornirmi la documentazione inerente l’assunzione dell’addetto stampa o comunque ogni documento relativo al rapporto di lavoro in essere. Con riferimento alla pagina facebook dell’Ente, non solo non mi fornisce alcuna informazione relativa al responsabile ed agli operatori autorizzati alla gestione, ma sostiene che continuerà a far pubblicare sulla stessa i post presenti sulla sua pagina privata benché sulla stessa sia specificato “Sindaco Città di Agropoli” e che al contrario sostiene essere una pagina pubblica. O l’una o l’altra – attacca il consigliere Raffaele Pesce – se è una pagina ufficiale del sindaco, come dice, la invito a non pubblicare post di campagne elettorali a favore del Pd, già pubblicate, né a favore di alcun partito. Se, al contrario, è una pagina privata, come è, la stessa – conclude – non può essere pubblicata sulla pagina ufficiale dell’Ente». L’evasivo Mutalipassi, firmatario della risposta, viene dunque messo alle strette da Pesce e dovrà rispondere nel prossimo consiglio comunale. Sulle pagine ufficiali, infatti, si è consumato lo scivolone su Falcone e Borsellino, la cui morte è stata definita come una semplice “scomparsa”. Anche su questa vicenda sarà necessario fare luce.