Agropoli, Capozzolo concede contributo al padre - Le Cronache Attualità

di Arturo Calabrese

Se si dovesse dire cosa sia il Sistema basterebbe leggere le cronache degli ultimi mesi: corruzione, scambio di voto politico mafioso, turbata libertà degli incanti e via discorrendo.

Il Sistema, però, è anche altro: è l’utilizzo di soldi dei cittadini da parte delle stesse persone e nei confronti delle stesse persone. Protagonista di questo ennesimo tassello del mosaico che si può denominare Sistema Cilento è il cognome Capozzolo che identifica due distinte persone accomunate tra loro da un fortissimo legame di sangue quello, nello specifico, che c’è tra padre e figlio.

Rosario è il presidente dell’Associazione “UdR Avis Comunale Agropoli ODV”, Giuseppe è il responsabile finanziario del Comune di Agropoli nonché direttore dell’Agropoli Cilento Servizi ed ha recentemente rinunciato, dopo un comunicato strappalacrime, al medesimo ruolo anche a Capaccio Paestum.

Curriculum a parte, nel quale campeggia anche un processo in corso per peculato, è la recente determina da lui firmata che fa discutere. Nell’ambito di un progetto dedicato al teatro, l’associazione di donatori di sangue chiede al comune un contributo per la messa in scena dello spettacolo “Una famiglia onesta”.

Mai titolo fu più azzeccato. Il comune di Agropoli concede il contributo, anzi nello specifico è Giuseppe Capozzolo a farlo, firmando la determina e quindi acconsentendo alla liquidazione di 300 euro di soldi degli agropolesi nei confronti del padre Rosario. Volendo esagerare con la chiarezza, il figlio responsabile del servizio concede soldi pubblici al padre presidente di un’associazione.

Tutto legittimo? Forse o forse no. Non è compito dei giornali dirlo, a quello ci pensano e gli inquirenti e la magistratura. Il compito di un quotidiano è portare a conoscenze dei lettori ciò che accade ad Agropoli e nel Cilento.

Giri di soldi pubblici ad amici e parenti, ad associazioni, a fondazioni e chi più ne ha più ne metta. Lo spettacolo “Una famiglia onesta”, quello teatrale, è andato in scena al cineteatro di Agropoli il 9 maggio dello scorso anno.