di Monica De Santis
E’ venuto a mancare nella giornata di ieri il giornalista e scrittore di Sarno, ma con origini bergamasche, Goffredo Locatelli, autore di opere di grande interesse che hanno raccontato le vicende e dei protagonisti della storia d’Italia. Ha iniziato la sua brillante carriera giornalistica nel quotidiano paese sera dove fu assunto nel 1975 dal grande maestro del giornalismo Arrigo Benedetti. In tanti anni di carriera ha lavorato anche con direttori come Aniello Coppola, Giuseppe Fiori, Andrea Barbato e Piero Pratesi. Ha scritto per la Domenica del Corriere, Italy Italy, Il Mondo, L’Espresso, Panorama, La Repubblica, il Mattino e, come inviato speciale, per i giornali del gruppo editoriale Class-Milano Finanza diretto da Paolo Panerai. E’ stato direttore del settimanale Reportter. Per il comportamento professionale tenuto in occasione del terremoto in Irpinia del 1980 è stato insignito della medaglia al valor civile. La notizia della sua dipartita è staa accolta con molto dolore nel mondo del giornalismo e della letteratura italiana. Tanti i post di ricordo che sono stati pubblicati sui social nelle ore successive il suo decesso. Tra questi anche quello del Governatore Vincenzo De Luca che ha scritto… “La morte del giornalista e scrittore Goffredo Locatelli ci addolora profondamente. Perdiamo un professionista rigoroso e coraggioso che con i suoi libri ed i suoi articoli ha dato un contributo importante alla conoscenza delle vicende e dei protagonisti della storia d’Italia. Di lui abbiamo apprezzato lo stile narrativo e la passione civile. Ricordo, tra le tante, una bella pubblicazione che ho avuto il piacere di presentare dedicata a “Giovanni Amendola. Il deputato dei 27 voti”. Dalle sue cronache di inviato nelle zone devastate dal sisma nacque il suo primo bestseller “Irpiniagate-Ciriaco De Mita da Nusco a Palazzo Chigi” (Newton Compton, 1989). Una sua inchiesta su Il Mondo del 1986 servì per la prima volta a capire l’intreccio affaristico politica-terremoto. Nel 1987 rivelò su L’Espresso che tredici membri della famiglia del presidente del Consiglio De Mita erano azionisti della Banca Popolare dell’Irpinia, istituto di credito attraverso il quale transitavano i fondi pubblici della ricostruzione. Per queste rivelazioni fu processato e assolto. Ha scritto inoltre: “Mi Manda Papà” (Longanesi, 1991),” Mazzette & Manette” (Pironti, 1993),” Duce Addio” (Longanesi, 1994),”Fini” (Tea, 1996), “Tengo Famiglia” (Longanesi, 1997), “Il Sangue Del Vesuvio” (Avagliano, 2000), “O.M.” (Denarolibri 2008). Il funerale di Locatelli si terrà questa mattina alle ore 10 presso il cimitero di Sarno, ove sarà sepolto. La notizia della morte di Locatelli è stata data dalla moglie Nada Nikolic, dai figli Mara e Mirko, dai fratelli Ettore e Giuliano, dalla sorella Aurora, e dal nipotino Manuel.