Abbattuto palazzo della storica pizzeria “Carminuccio”: si fa posto al “luxury”. La protesta - Le Cronache
Salerno

Abbattuto palazzo della storica pizzeria “Carminuccio”: si fa posto al “luxury”. La protesta

Abbattuto palazzo della storica pizzeria “Carminuccio”: si fa posto al “luxury”. La protesta

di Erika Noschese
Ennesimo sgarbo alla storia della città, alla sua memoria, ad un pezzo di vita che finisce oggi sotto il peso di una gru che ha il solo compito di demolire. Cancellare un pezzo di storia di Salerno e dei salernitani in un solo colpo. Così, ieri mattina, operai in azione a Mariconda gli operai per abbattere la palazzina dell’ex pizzeria “Carminuccio” per far posto all’Arbostella Luxury Apartmen, un progetto di riqualificazione di tutta l’area che prevede la realizzazione di un’abitazione da 131 mq e 97 di terrazzi, la Residenza Amalfi da 67, con terrazzi da 49 ed infine la Mura residenza Paestum da 56 con 44 di terrazzi ad opera della ditta Sica Costruzioni. Nulla di nuovo, soprattutto a Salerno, a causa di un’amministrazione che per il Dio Denaro non sembra guardare in faccia a niente e a nessuno se non fosse che quel palazzo doveva essere “protetto”: all’epoca di De Biase sindaco, infatti, l’allora consigliere Aniello Salzano portò in consiglio comunale un ordine del giorno con cui si auspicava di evitare l’abbattimento di ville e casali storici con l’obiettivo dunque di tutelare i palazzi storici, esattamente come lo stabile della storica pizzeria che risale alla prima metà del ‘900. Una scelta appresa non senza rammarico proprio da Salzano che, seppur per un breve periodo, ha guidato la città di Salerno alla quale, da sempre, è particolarmente legato. «La palazzina dell’ex pizzeria “Carminuccio”, dove tantissimi di noi hanno trascorso serate goliardiche davanti ad una pizza fumante, viene abbattuta per nuove costruzioni», ha detto rammaricato Salzano che attende ora una presa di posizione anche dalla Soprintendenza di Salerno che avrebbe dovuto tutelare e vincolare quel palazzo antico. «Io mi chiedo, ma con una città che ogni anno perde qualche migliaio di residenti, e con migliaia di immobili sfitti, qual è la reale necessità di costruire costruire, distruggere e costruire? Chi investe realmente in tale attività imprenditoriale? E chi acquista realmente, visto che il mercato immobiliare è in clamorosa discesa e bloccato nelle vendite?», ha detto il docente universitario Roberto Vargiu. I lavori hanno suscitato non poche polemiche: «Questa palazzina aveva una sua dignità storica e architettonica e, seppur non vincolata, andava salvaguardata, se non altro per la memoria storica che rappresentava in un luogo ormai aggredito da una speculazione edilizia sicuramente sovradimensionata rispetto ad una Città che è in continuo decremento abitativo. Questa mancanza di sensibilità da parte delle Istituzioni è sicuramente figlia della superficialità dei tempi che viviamo, dove tutto viene fatto per idolatrare il “Dio” denaro», ha dichiarato infatti l’architetto Tullio Fasano. Secondo quanto emerso però la proprietà privata non sarebbe sottoposta a vincolo e di conseguenza non ci sarebbe alcun illecito. Polemiche anche da parte dei residenti della zona che chiedono di evitare l’ennesima cementificazione selvaggia in una particolare fase storica per il capoluogo con giovani costretti ad andare via in cerca di fortuna e salernitani propensi a spostarsi in altre zone della provincia e in molti casi addirittura fuori regione. «A Salerno stiamo assistendo ad uno scempio storico e architettonico stanno abbattendo delle costruzioni bellissime del 700 e 800 per fare spazio a palazzotti orribili», ha dichiarato un cittadino salernitano mentre un residente della zona in più occasioni ne aveva chiesto la riqualificazione della antica pizzeria per mantenere vivo il ricordo di Carmine Donadio, da tutti conosciuto come “Carminuccio u’ zuzzus” venuto a mancare nel mese di luglio del 2022.