A Salerno i nostri giovani senza futuro - Le Cronache Salerno
Salerno

A Salerno i nostri giovani senza futuro

A Salerno i nostri giovani senza futuro

di Alessandro Turchi,
Presidente di Salerno
Migliore

Avere una qualità della vita accettabile vuol dire pretendere una città pulita, ordinata, con i servizi che funzionano e con i giusti controlli. Ma vuole anche dire offrire opportunità lavorative alle nuove generazioni, dare loro la possibilità di individuare un futuro credibile senza dover scappare via. Continuiamo stancamente a ripetere che Salerno, nonostante le autocelebrazioni sulla città europea, non offre occasioni di sviluppo e non programma niente in tal senso. Parliamo di giovani, di come li trattiamo, di come la nostra non sia una città per loro, visto che, numeri alla mano, a Salerno (dati provinciali) nella fascia di età fra i 15 ed i 34 anni abbiamo una disoccupazione del 56.0%. Una triste situazione, se si considerano anche i tantissimi n.e.e.t., ragazzi e ragazze che non studiano e nello stesso tempo non lavorano. Niente corsi di formazione, stage, praticantati, apprendistati, semplicemente, dopo lo studio, spesso neanche concluso, ragazzi e ragazze che  si ritrovano alle prese con il vuoto cosmico.  Parliamo del 31.l5% degli under trenta che  non lavora e non studia,  dati che, come pietre tombali, ci raccontano una situazione terribile con cui fare i conti, con la conseguenza di vedere  masse di ragazzi e ragazze ancora a  carico dei genitori, senza una progettualità di vita, una pensione, una famiglia. E poi, come è sotto gli occhi di tutti,  sono tantissimi i ragazzi e le ragazze costretti ad allontanarsi da Salerno e dalla Campania, perché impossibilitati a trovare un lavoro che non sia precario, con lo sfruttamento in nero e l’assenza di tutele e contributi. Nell’ultimo decennio dalla nostra provincia se ne sono scappati via in quattromila all’anno, fra i 15 e i 34 anni, spesso qualificati, a cercare fortuna in altre città del nord o all’estero. Dati che rappresentano una débâcle e che evidenziano le ragioni di un generale senso di frustrazione vissuto da tanti giovani nostrani, costretti a vivacchiare in attesa di un futuro incerto. Un tema, questo, che dovrebbe necessitare attente riflessioni e che dovrebbe essere collocato al centro di ogni iniziativa e di ogni progetto che si mette in campo da oggi ai prossimi venti anni nella nostra città. Ma così non è, si preferiscono i grandi appalti per le grandi opere, i cantieri aperti in ogni dove (spesso eterni), ma di visione per un futuro decente per i nostri figli neanche l’ombra. Chiediamo ufficialmente che siano messe in campo politiche per dare loro possibilità di un domani e per trattenere i nostri talenti. Va incentivata, anche con agevolazioni fiscali alle aziende, l’assunzione di ragazzi e ragazze, vanno offerti incentivi a chi avvia nuove attività imprenditoriali, specialmente  nei settori innovativi come la tecnologia o la green economy. E’ quindi necessario supportare le start-up, creare spazi di coworking dedicati ai giovani imprenditori, investire in innovazione e tecnologia, potenziando le infrastrutture tecnologiche (fibra ottica, Wi-Fi pubblico) verso quella che non ci stancheremo di chiedere, la smart city, per attirare imprese innovative e lavoratori digitali. É poi giusto promuovere lo sviluppo di hub tecnologici e programmi che incoraggino i giovani a entrare in settori avanzati come l’intelligenza artificiale o la bioingegneria, con l’attivazione non solo formale di una stretta collaborazione con l’Università di Salerno. E poi diamogli degli spazi a questi giovani, dove possano avere delle opportunità  di svago, dove possano socializzare e crescere culturalmente, non è possibile delegare alla movida e agli afterhours le uniche occasioni di confronto fra di loro! Infine va promossa la partecipazione dei giovani alla politica locale, dando loro voce nei processi decisionali attraverso la partecipazione civica, è giusto, anzi necessario, che possano contribuire allo sviluppo della loro città. E a tal proposito a dimostrazione del disinteresse di chi dovrebbe attivarsi e fare “fuoco e fiamme” per i nostri ragazzi, è di questi giorni la protesta relativa alla mancata attivazione del Forum dei Giovani presso il Comune di Salerno, pur se approvato e istituito, formalmente, dalla Amministrazione. E questo ce la dice lunga…

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