di Erika Noschese
Attimi di paura, ieri mattina, sull’autobus della linea 13 Pastena Giovi, verso le 13 circa. A seminare il panico un senza fissa dimora, già noto anche alle forze dell’ordine. L’uomo, poco prima di salire a bordo del mezzo pubblico era stato cacciato da un supermercato della zona per aver infastidito alcuni clienti a cui chiedeva di abbassare i pantaloni o alzare le gonne. Solo dopo che il titolare ha minacciato di chiamare le forze dell’ordine l’uomo ha lasciato il locale per dar vita ad uno spettacolo a dir poco indegno all’esterno dello stesso: il clochard ha infatti abbassato i pantaloni e si mostrava nudo ai passanti. Successivamente, ha preso l’autobus intimando ad un utente di cedergli il posto: «Muoviti, alzati prima che non ti metta le mani addosso che io sono stanco», ha infatti gridato l’uomo conosciuto nella zona orientale come o’ Tarall. Ma ad un certo punto, il senzatetto ha dato in escandescenza, urlando contro le persone, per richiamare la loro attenzione per poi mettersi le mani nei pantaloni. L’autista ha immediatamente fermato il mezzo pubblico chiedendo all’uomo di scendere. A nulla però sono servite le parole del dipendente Busitalia tanto che molti utenti hanno iniziato ad inveire contro di lui. «O PROVINCIA Ingiusta detenzione: lo Stato ha sborsato 800 milioni di euro scendi ora o ti facciamo male», ha gridato una ragazza, molestata dal clochard. «Io non scendo. Tieni, vedi che ti faccio vedere», ha ribattuto prontamente l’uomo abbassandosi ancora una volta i pantaloni. A quel punto è scattata la telefonata alle forze dell’ordine ma nel frattempo o’Tarall continuava ad inveire contro i presenti e lo stesso autista che, dal canto suo, ha fatto l’impossibile per mantenere la calma e soprattutto per tenere in sicurezza gli utenti, frapponendosi tra loro e l’uomo per evitare eventuali contatti fisici tra le parti. Solo dopo una lunga e accesa discussione l’aggressore è sceso dal pullman. Del resto, non è la prima volta che o’Tarall si rende protagonista di episodi simili tanto che in passato sarebbe stato cacciato anche dalla mensa dei poveri della zona orientale.