di Erika Noschese
Per concludere il suo percorso di studi, con l’esame di terza media, ha deciso di raccontare la sua storia. Una storia particolare, a lieto fine per lei e la sua famiglia. Quando ieri mattina la piccola Najat, residente a Baronissi da circa un anno e mezzo, si è trovata dinanzi alla traccia di italiano non ci ha pensato due volte, ha iniziato a scrivere e raccontare la sua storia di migrante. Najat è una giovane studentessa di origine libiche. Poco meno di due anni fa, con la sua famiglia e i suoi sei fratellini, è arrivata a Baronissi nell’ambito del progetto Sprar e, come confermato anche dal sindaco Gianfranco Valiante, son ben integrate all’interno della comunità. Ieri mattina, la piccola studentessa ha sostenuto e superato brillantemente l’esame di terza media: «Come tesina, ha raccontato la sua storia di migrante ed ha attraversato tutte le materie con riferimenti storici, geografici, sociali, artistici, letterari, della Libia, suo paese di nascita e di provenienza e dell’accoglienza e della solidarietà trovate a Baronissi», ha annunciato il primo cittadino. Najat, alla fine, ha ricevuto un applauso corale dalla commissione e dai compagni di scuola’. «E’ una storia bellissima perché significa che ha funzionato il nostro progetto di ospitalità, di apertura a famiglie che sono a Baronissi – ha poi aggiunto Valiante – E’ soprattutto frutto di una condivisione di giornate, di volontari e cittadini che hanno lavorato per limitare, fin da subito, il possibile disagio per le famiglie che si sono integrate e partecipano alle nostre iniziative, alle nostre feste, organizzano feste enogastronomiche con specialità del loro paese e questi bambini sono tutti a scuola, perfettamente integrati e inclusi nella nostra comunità», ha poi aggiunto orgoglioso il sindaco