Parte la gara per il dragaggio nel porto di Salerno. Il bando relativo e’ stato firmato dal presidente dell’AdSP del Mar Tirreno Centrale, Pietro Spirito, e verra’ pubblicato sul sito dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale tra una settimana circa. L’opera di dragaggio riguardera’ l’intero porto di Salerno e portera’, al termine dei lavori, i fondali dell’area commerciale a 14.50 metri, e quelli dell’area passeggeri a 11,50 metri di profondita’. Il costo complessivo a base di gara e’ pari a 38 milioni di euro, di cui 25 milioni di euro per i lavori di dragaggio, 13 milioni di euro per attivita’ connesse alla realizzazione dei lavori. Dovranno essere dragati 3.250.000 metri cubi. I lavori, secondo quanto prescritto dal Ministero dell’Ambiente e dalla Stazione Zoologica Anton Dorhn, devono essere effettuati in due diversi periodi. La meta’ dei volumi dovra’ essere prelevata da meta’ novembre 2019 a meta’ aprile 2020, il restante da meta’ novembre 2020 a meta’ aprile 2021. “Opereremo nell’ambito delle prescrizioni definite dagli organismi di controllo – conferma Spirito – dalla fine di settembre, periodo in cui il Ministero dell’Ambiente ha approvato il nostro progetto, abbiamo in velocita’ definito il progetto esecutivo, predisposto una serie di attivita’ indispensabili per procedere alla gara, e cioe’ verifiche, rilievi batimetrici. La notizia importante e’ non solo che la gara partira’ tra una settimana, ma che gia’ alla fine del primo ciclo di dragaggio potranno attraccare, al molo Manfredi, navi da crociera moderne: e’ infatti previsto che nel primo anno si arrivi a un fondale di 9,70 m. di profondita’ rispetto agli 11,50 previsti alla fine dei lavori. Ma con 9,70 metri potremo garantire l’attracco di grandi navi e dare quindi alla Stazione Marittima la funzione per la quale e’ stata realizzata. Anche per le attivita’ commerciali del Porto si potranno apprezzare miglioramenti gia’ al termine della prima fase del dragaggio”. L’operazione prevede l’impiego di draghe semoventi, aspiranti e autocaricanti, i mezzi che dovranno non solo recuperare il materiale dal fondo delle darsena, ma dovranno anche stivarlo, trasportarlo per poi versarlo nel sito di immersione in mare autorizzato dal Ministero dell’Ambiente. Il capitolato di gara, a questo proposito, stabilisce che punti qualificanti per le imprese che presenteranno la domanda per partecipare all’assegnazione dei lavori sono la disponibilita’ di draghe con capacita’ superiore a quella minima stabilita in 11.000 metri cubi; l’anno di costruzione della draga; la disponibilita’ dell’impresa ad affiancare un’altra draga a quella principale; il ribasso offerto rispetto al prezzo fissato a base d’asta (25 milioni di euro).
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