Unesco: il Consiglio regionale candida la ceramica vietrese - Le Cronache
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Unesco: il Consiglio regionale candida la ceramica vietrese

Unesco: il Consiglio regionale candida la ceramica vietrese

Il Consiglio regionale della Campania ha approvato all’unanimità la proposta del consigliere Enzo Maraio di candidare la ceramica artistica di Vietri sul Mare tra i beni iscritti nella lista del Patrimonio Mondiale. Sarebbero almeno quattro i criteri, dei dieci previsti dall’Unesco, ai quali la massima arte vietrese risponderebbe pienamente. “Con il via libera del consiglio si potranno attivare tutte le azioni necessarie affinché l’arte della ceramica vietrese sia riconosciuta patrimonio dell’Unesco per garantire, negli anni, la sua tutela e la sua incentivazione soprattutto verso le giovani generazioni”, ha commentato a caldo Enzo Maraio. Secondo il consigliere socialista tale passaggio punterebbe ad incrementare le azioni già messe in campo di recente dalla Regione Campania a tutela delle eccellenze territoriali, della salvaguardia e dell’implementazione delle imprese artigiane. “La ceramica artistica di Vietri sul Mare è la sintesi di un importante patrimonio storico del nostro territorio -ha aggiunto Maraio – rappresentato in buona parte nel Museo che oggi ha sede presso Villa Guariglia a Raito di Vietri sul Mare. A ciò bisogna aggiungere il lavoro straordinario che i ceramisti di oggi continuano a fare, tutelando da un lato la tradizione artigiana senza dimenticare la ricerca e la sperimentazione.” Ha rivendicato il suo impegno in materia nonché espresso la sua soddisfazione per il risultato raggiunto da Maraio anche l’assessore del comune di Vietri sul Mare Giovanni de Simone, che ha dichiarato: “Come Comune già facemmo la richiesta all’Unesco quattro anni fa. Con il Cna di Salerno portammo avanti invece una mozione, al parlamento europeo, per far inserire nel libro verde la ceramica rendendola patrimonio dell’umanità.” De Simone si è mostrato soddisfatto per l’interessamento della Regione Campania a tale iniziativa intrapresa dal consigliere Maraio, parlando infatti di “un riconoscimento ed una tutela importante” per l’arte ceramista vietrese che tuttavia era già riconosciuta dalla legge 188/90. “Riuscire a rendere patrimonio dell’umanità la ceramica della nostra terra non può far altro che piacere”, ha chiosato l’assessore.

LE DICHIARAZIONI

DAVIDE SCERMINO. «Sono assolutamente favorevole su quanto approvato dalla regione. Anche Antonio Tajani è d’accordo sull’internazionalizzazione della ceramica. Ne parlammo in tempi non sospetti. Il presidente è legato sia dal punto di vista familiare che affettivo al comune di Vietri sul Mare. E’ una cosa giusta, in queste cose non esistono posizioni né partiti politici. Esiste il bene comune e questa proposta rispecchia questa locuzione. Sono pienamente d’accordo con la proposta, da cittadino vietrese sono per il bene della ceramica, che rappresenta il motore trainante dell’economia del comune costiero. La maggior parte dei vietresi sono ceramisti, il 70% di noi è dedito a questo tipo di attività».

LUCIO RONCA. «Il riconoscimento è un bene. Tempo addietro promossi la ceramica di Vietri, in collaborazione con il Cna. Fu fatta anche una delibera comunale, ora agli atti. All’unanimità promuovemmo la ceramica bene immateriale dell’umanità. Sono favorevole sul lavoro che sta facendo la regione. Vietri è la patria mondiale della ceramica. Da sette secoli a questa parte è la casa dei ceramisti migliori al mondo. Si è cercato di fare anche il marchio europeo della ceramica vietrese. Il 90% delle chiese, dei santuari e dei conventi in Italia presenta tracce di ceramica del comune costiero».

FRANCO RAIMONDI.«E’ una cosa estremamente positiva. Siamo il polo della ceramica del mezzogiorno, la ceramica è più di un marchio per il nostro territorio. Io sono ceramista da circa 45 anni, mi sembra arrivato il momento di far approvare questo riconoscimento. Io sono tra i più impegnati su questo fronte: sono reduce da una mostra sulle eccellenze europee sulla ceramica che si svolge a Venezia questo mese. Prima eravamo produttori di ceramiche per pavimenti, adesso siamo considerati artisti. La prima voce economica del nostro paese è la ceramica. La nostra amministrazione è stata anche a Bruxelles per far divenire il nostro prodotto un patrimonio mondiale».

CESARE MARCIANO. «E’ davvero una bella notizia. E’ un ulteriore attestato che certifica l’attenzione mondiale sul nostro prodotto. E’ dal 1300 che Vietri produce ceramica. E’ stata una delle prime città data come Comune di antica tradizione ceramica. Credo che adesso bisognerà seguire bene l’iter e fare qualche convegno in modo da trovare la strada giusta per pubblicizzare i pochi che non conoscono il marchio. Il presidente degli Usa Bill Clinton fu regalato un servizio di piatti di Vietri quando ci fu il summit a Napoli. Tra i dieci regali che aveva la possibilità di portare a casa preferì il nostro prodotto. E’ stato un regalo da parte dello stato italiano e tra le tante cose la scelta è ricaduta sul servizio di ceramica».