Vittorio Sgarbi interviene sulle polemiche seguite all’iniziativa «Luci d’artista», promossa dal sindaco del Comune di Salerno Vincenzo De Luca, chiarendo di non aver affatto cambiato idea, ma semplicemente di aver verificato come il progetto da lui in precedenza criticato, è stato successivamente cambiato: «Nessuna preoccupazione – osserva Sgarbi – per la mia coerenza; sono venuto a Salerno per inaugurare l’ormai tradizionale occasione delle “Luci d’artista”. Ho mantenuto le mie riserve sui progetti voluti dal sindaco De Luca fino a quest’estate, in occasione del “Premio Pio Alferano” a Castellabate. Oggi, dopo aver visto lo stato dei lavori dell’area portuale, e in particolare il famigerato “Crescent”, ho faticato a riconoscere negli edifici in costruzione quello che avevo criticato qualche anno fa. Sottolinea Sgarbi: «Non ho affatto cambiato parere. Semplicemente ho visto che il progetto da me criticato è stato successivamente modificato. Non più quello di Oriol Bohigas, ma una bassa, sfuggente stazione marittima disegnata da Zaha Hadid che non può certo essere definita ecomostro, e un loggiato su tre ordini allineato con il volume del Palazzo municipale: tre portici dorici disegnati da un altro architetto in perfetto contrasto con il massiccio volume di Boigas. Un’idea nuova di Riccardo Boffil. Ho verificato lo stato del sito prima del nuovo intervento, e ne ho visto l’esteso degrado. Concludendo che l’addizione urbanistica di Boffil era pregevole, come ho detto. Con la soddisfazione di riconciliarmi con il sindaco De Luca di cui, anche al tempo delle polemiche, apprezzavo il carattere, il temperamento e il decisionismo. Al punto da condividere con lui che l’unico vero ecomostro o edificio da abbattere è il condominio, già INAIL, sopravvissuto e degradato nei materiali da costruzione nel quale ha sede uno dei comitati RAI». Non comprendo – conclude Sgarbi – perché dunque continuano a chiamare “ecomostro” l’edificio attuale che non corrisponde più a quello che mosse allora le mie critiche. Il mio obiettivo non è criticare il sindaco De Luca comunque, ma contrastare gli orrori di ben altra natura che sorgono ovunque in Italia. L’attuale “Crescent” non corrisponde a questa categoria»
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