La Commissione Straordinaria del Comune di Scafati, con la deliberazione 55 del 23/06/2017 ha determinato diversamente, rispetto al passato, le tariffe per l’utilizzo di tutti gli impianti sportivi comunali. Queste ultime hanno così subito un esponenziale incremento verso l’alto, tale da rendere eccessivamente esoso e quindi complicato reperire fondi utili per la copertura di tali costi di gestione.Da qui è sorta l’esigenza della dirigenza della Givova Scafati di convocare una conferenza stampa, nella quale, senza entrare nel merito delle scelte adottate dal massimo organo amministrativo comunale, si è manifestato a stampa e tifosi una obiettiva difficoltà societaria a proseguire nell’attività sportiva. Nello Longobardi: «Nel ricordo di Emanuele e dei nostri tifosi Peppe e Gennaro, prematuramente scomparsi in questi anni, abbiamo deciso di indire questa conferenza stampa, per comunicarvi le riflessioni che abbiamo fatto e le decisioni assunte in seguito ai recenti fatti. Dopo la conquista della salvezza, ci siamo subito adoperati a formare lo staff amministrativo, sanitario e tecnico, con tante conferme importanti e l’innesto di nuovi volti, come quello del team manager Catapano, dell’allenatore in seconda Marzullo e del direttore sportivo Di Sergio. Abbiamo confermato atleti come Crow, Ammannato e Santiangeli ed firmato già due nuovi atleti come Ranuzzi e Romeo. Abbiamo fatto svariati incontri con i rappresentanti delle istituzioni, promuovendo la nostra volontà a cogestire il PalaMangano e ad eseguire costosi lavori di adeguamento dell’impianto, che presenta problematiche serie al parquet, alle infiltrazioni, alla pulizia, all’illuminazione, agli infissi, all’impianto antincendio e ai bagni. La stagione appena conclusa ci è costata poco più di 16.000 euro di gestione del PalaMangano; stando alle nuove tariffe, la prossima stagione, esclusa la preparazione fisica di agosto e tenuto conto dell’utilizzo fattone quest’anno tra prima squadra (post season esclusa) e giovanili, il medesimo impianto ci costerebbe quasi 111.000 euro. Non voglio entrare nel merito delle scelte eseguite dalla commissione straordinaria, ma tali tariffe, per un impianto sfornito di agibilità, se non provvisoria, sono obiettivamente troppe elevate e non ci consentono di portare avanti il progetto sportivo a Scafati, perché non siamo in grado di sopportare economicamente una differenza di circa 95.000 euro, rispetto alla stagione appena conclusasi. Siamo disposti a cedere il titolo sportivo e a dare incarico a tal’uopo all’avv. Giovanni Allegro, perché non possiamo continuare ad investire così tanto per una simile struttura».
Dichiarazione del presidente Alessandro Rossano: «Abbiamo ancora una flebile speranza che qualcosa possa cambiare, anche se questo dell’innalzamento delle tariffe è stato solo l’ultimo dei tanti problemi che rendono complicato fare pallacanestro a Scafati. Voglio ringraziare i tanti tifosi che hanno aderito alla pre-campagna abbonamenti sottoscrivendo finora ben oltre un centinaio di abbonamenti, a scatola chiusa, senza ancora nessuna ufficialità sul roster che avremmo allestito: ad essi, laddove finisse qui la nostra avventura, siamo pronti a rimborsare gli acconti versati. Fino a qualche anno fa, il Comune ci aiutava nella gestione del PalaMangano, che avevamo in affidamento diretto. Oggi, invece, abbiamo solo una agibilità temporanea, con ulteriori obblighi e oneri economici di avere i vigili del fuoco ad ogni partita, a cui aggiungere anche l’assicurazione per la struttura ed il gruppo elettrogeno per le luci».
Dichiarazione del titolare del main sponsor Givova, Giovanni Acanfora, visibilmente emozionato: «Definirei Nello Longobardi ed Alessandro Rossano eroi del nostro territorio. E’ da tempo che mettono tempo, disponibilità e risorse finanziarie nella città di Scafati e vederli spalle al muro è davvero imbarazzante, sia come imprenditore, che amico di entrambi. Vedersi da soli, isolati da tutti, mette sconforto, ma credo ancora fortemente nella città di Scafati e nei due miei amici imprenditori. Mi auguro che questa non rappresenti una sconfitta sociale, morale, sportiva, imprenditoriale e politica del nostro territorio».