di Brigida Vicinanza
Entra nell’inchiesta anche Scafati per la presenza di tre personaggi noti alle cronache. Si tratta di Guglielmo La Regina, Umberto Perillo e Antonio Bretto. Il principale indagato La Regina, con l’ Archicons si si sono occupati della progettazione del Polo Scolastico. Una vicenda che ancora oggi è al centro di polemiche non solo politiche. A questa progettazione ha partecipato anche la società Gmn enginering. L’opera non solo non è stata realizzata ma sono state demolite opere pubbliche perfettamente funzionanti, come il palazzetto dello sport, la scuola meterna e i campi da tennis. Alla gara per la realizzazione del progetto del Polo Scolastico di via Oberdan, bando predisposto dal Rup architetto Maria Gabriella Camera, furono tre i partecipanti, due dei quali esclusi dalla gara. L’Ati di cui faceva parte anche l’Archicons, unica rimasta tra i partecipanti, vinse con un ribasso del 29,5 %. La stessa società finita nel decreto di scioglimento dell’Ente. A questa ditta è legato il nome dell’ingegnere Perillo, che ne fa parte, che sempre su Scafati ha lavorato alla realizzazione della Ex Copmes. Infine Antonio Bretto titolare della ditta “Bretto Opere Stradali srl”: con il fratello ha effettuato lavori per milioni di euro sempre a Scafati occupandosi della riqualificazione di via Zara, per un importo di 531 mila euro, via Melchiade e via Poggiomarino per oltre 850 mila euro. Bretto ha realizzato lavori anche nell’ambito del progetto Piu Europa i cui lavori mal fatti sono stati denunciati all’Anac di Cantone.