Antonio Foglia ha riso e augurato la morte per impiccagione alle donne “propositive” che si mettono in mostra le zoccole le puttane, ha certamente riso tronfio della sua bravata, dopo aver postato un obbrobrioso commento sulla notizia del suicidio bella ragazza napoletana,Tiziana Cantone, che si è tolta la vita impiccandosi con un foulard in uno scantinato, dopo che un video hot, che la vedeva protagonista, era stato diffuso in rete senza il suo consenso. “Ti è piaciuto Zoccoliare e farti guardare? adesso non ti resta che da un foulard penzolare… stai facendo il video?? Brava… Ahahahahaha spero che da domani tutte quelle come lei facciano la stessa fine!! tutte da un foulard a penzolare”. Subito dopo Antonio Foglia, il quale studia trombone presso il Conservatorio Statale di Salerno “G.Martucci”, e suona nella banda di Bracigliano, nonché nella neo-nata Orchestra Sinfonica Claudio Abbado di Salerno, nome altisonante, ma composta da studenti di conservatorio o neo-diplomati, ora piange. Si è trovato ad essere deriso dall’intero web, beccato dalla giornalista e blogger Selvaggia Lucarelli che gli ha risposto “Caro Antonio Leaf Foglia, visto che godi del suicidio di una ragazza (anzi, di una troia come la definisci più volte nei commenti) e visto che sei anche un musicista presso l’orchestra sinfonica a Salerno e non solo, per cui immagino che un po’ di popolarità non ti dispiaccia, eccoti servito! Ti regalo un giorno da “Tiziana Cantone”. Sperimenta sulla tua pelle come ci si sente ad essere lo zimbello o la merda del giorno suo web. Stai facendo il video? Bravo! Ps: spero che la famiglia di Tiziana lo denunci”. Il trombone ha subito cancellato il post e l’intero suo profilo da FB è scomparso, ma, si sa, sul web è inutile. La Lucarelli affonda il coltello: “L’ha rimosso in 10 minuti il vigliacco. Troppo tardi Antó. E chiudi la bacheca la prossima volta se non vuoi condivisioni ai tuoi status. Intanto sperimenterai due cose: a) sul web tutto resta. Specie quando si tengono le bacheche aperte come la tua B) quello che scrivi qui ha delle conseguenze. Le ha avute per Tiziana. Spero che l’orchestra sinfonica di Salerno si vergogni, come dovrebbe essere in memoria di Tiziana e per rispetto di tutte le donne, di averti tra i suoi musicisti, così una piccola conseguenza tocca pure a te. Spero che si vergogni la curva del Salerno calcio ad ospitarti allo stadio. E che anziché suonare in un tributo a Vasco da ora in poi, al massimo, ti facciano suonare in un tributo a Tiziana”. Il web naturalmente si è scatenato, la sinfonica Abbado addolcisce la posizione commentando in rete con un “Fermo restando il rispetto per la libertà di pensiero di ogni persona – si legge nel comunicato dell’orchestra –. La presidenza si riserva di prendere, nei confronti di (…), gli opportuni e necessari provvedimenti.” D’altra parte Antonio Foglia che si professa artista è già noto alla stampa salernitana, per aver commentato una recensione, pubblicata su queste stesse colonne, proprio sulla Sinfonica Claudio Abbado, con le seguenti parole: “Quanto siete ridicoli e poveracci quando vi fate mangiare dall’invidia, quando infangate gli altri per colmare la vostra mediocrità e i vostri insuccessi, quando vi sentite in diritto di parlare di musica nonostante vi ridano appresso da 40 anni, quando calunniate il nome altrui per scopi personali, rancori o per fare il favore a qualcuno di “importante”. Dio avrà pietà di voi, io mi faccio solo grandi risate e mi compiaccio del vostro squallore. Ovviamente queste belle parole sono riferite alla donna-scimmia di Neanderthal e al gobbo-guercio di Vietri…in più mi rivolgo a tutte quelle “persone” che parlano e sparlano male perché é l’unica cosa buona che sanno fare nella loro inutile e misera vita. Fate pena!!! W la musica…quella vera”. Parlare di sessismo, di obnubilazione, di ignoranza, di convinzioni giurassiche, maschiliste è diminutivo, poiché qui si augura la Morte per impiccagione a delle donne. La cosa più grave è che il Foglia, in un giorno purtroppo non lontano si possa ritrovare a guidare la gioventù, ovvero a formare la nuova società da una cattedra, ad essere Maestro, e si sa che il didatta è prima maestro di vita e solo dopo può approcciare l’allievo ad uno strumento, ad un’arte. Cosa potrebbe insegnare Antonio Foglia, lo strumento è lo specchio della propria anima. Di chi la colpa per ciò che ha scritto? A quanti lo hanno “formato”, a quanti non gli hanno permesso di ragionare, a quanti gli hanno fatto credere di essere un musicista, a quanti non gli hanno saputo insegnare l’Umiltà. Scrive Antonia Pozzi nel 1934 “Certo che all’arte è affidato, da sempre, anche il compito di cantare il dolore, di ri-plasmare eventi tragici dell’umanità o della storia, oppure conflitti personali che nella realizzazione pratica dell’opera trovano uno sbocco ed una sublimazione senza i quali resterebbero inenarrabili ed inaccettabili. L’arte rappresenta e propone, raffigura e mostra l’incontenibile e il devastante, l’orrido e l’imprevedibile, il dis-umano e la calamità nella misura voluta dall’artista, col metro del suo poiein. Ciò scioglie il pianto nella comprensione, l’urlo nella visione, l’angoscia nella contemplazione di un evento che si fa universale. Lungimirante e penetrante, il sentire dell’artista accoglie i fatti in un tempo sospeso, ri-tagliato dalla cronologia e proiettato nel presente di ciascuno di noi: un tempo indimenticabile, fuori della storia, ma dentro la memoria per sempre. Il dolore, filtrato dalla bellezza, diventa sonda e scandaglio dell’animo umano, giudizio e meditazione”. L’Antonio Foglia pseudo musicista e artista, col suo trombone è lontanissimo da tali intenzioni, ma non possiamo non concedergli un’altra possibilità, sperando che abbia fatto profitto di questa “sonora” lezione. (Red.Cronaca)
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