S’arrabbiano le donne di Forza Italia e replicano ad Alessandra Caldoro ed anche a Raffaele Adinolfi. Ieri mattina Sonia Senatore, Fabiana Gattola e Rossella Sessa hanno voluto condannare l’utilizzo del termine “femminicio” utilizzato dalla sorella dell’ex governatore della Campania per commentare il metodo utilizzato da Mara Carfagna nella composizione delle liste napoletane. L’ex ministro delle pari opportunità, capolista azzurra a sostegno della candidatura a sindaco Gianni Lettieri aveva posto il veto rispetto alla discesa in campo della Caldoro. Da qui lo scontro politico che ha toccato anche Salerno, dove la sorella dell’ex presidente è impegnata nella campagna elettorale a sostegno di Gigi Cassandra. «Un termine inopportuno», tuona Sonia Senatore, «soprattutto nei confronti di chi (Mara Carfagna, ndr) ha condotto battaglie in tal senso». Un pensiero questo condiviso anche da Fabiana Gattola, responsabile del movimento femminile di Forza Italia e dalla candidata Rossella Sessa. «Una caduta di stile – dicono in coro – ed un attacco inopportuno. Il nostro avversario è Vincenzo De Luca e la sua amministrazione ventennale, non dobbiamo farci la guerra tra di noi e soprattutto scendere così in basso». Poi l’attacco a Raffaele Adinolfi che ha contestato la fotografia di Roberto Celano con ritratto un biberon. «L’ex coordinatore di Forza Italia – dice Senatore – deve smetterla di utilizzare tematiche a lui care per nascondere scelte opportunistiche. Lui non è andato via dal partito perché in contrasto con i temi etici, bensì, per una semplice scelta di opportunità. Ricordo all’ex coordinatore cittadino azzurro che non basta mettersi un fiocchetto bianco in Consiglio comunale per tutelare la famiglia. Anche noi tuteliamo la famiglia in tutte le sue forme e in tutte le sedi». E replica ad Adinolfi anche il candidato sindaco Roberto Celano: «Sa bene Raffaele che in Consiglio comunale abbiamo votato insieme un emendamento a favore della famiglia. Non capisco, dunque, questa polemica». Ed ancora Celano risponde anche a Piero De Luca, sulla “fuga della Carfagna a Napoli”, «Mara è un leader nazionale – dice il candidato sindaco – ed è giusto che segua le vicende di una grande città come Napoli. E’ una questione di appartenenza ad un partito che scende in campo in una città importante come Napoli. Per me meglio che sia scappata a Napoli che in Lussemburgo». (andpell)
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