Di Adriano Falanga
“Aliberti sta diventando un caso umano in una sola parola patetico. Io sono pronto a firmare le dimissioni insieme ai suoi”. Il commento di Mario Santocchio, sulla decisione del sindaco di creare un contenzioso per la decadenza. Ipotesi fatta ad arte e su cui mi opporrò – prosegue il consigliere di Fdi – è la riprova che Aliberti utilizza la macchina comunale per le sue ambizioni politiche e non per risolvere i problemi dei cittadini, spero che al più presto chi di dovere prende atto di ciò”. Sulla stessa scia anche il capogruppo di Fdi Cristoforo Salvati: “Provvedimento adottato da un dirigente a termine sottoposto al potere politico, ritengo un procedimento viziato da chi calpesta la legge infischiandosene del ruolo istituzionale che ricopre e delle delicate indagini a cui è sottoposto dagli inquirenti”. Chi si aspettava diversamente resterà deluso, perché è deciso ad opporsi strenuamente anche Angelo Matrone (in foto): “fino ad oggi ho sempre avuto rispetto per la maggioranza, non credendo ai miei colleghi che la dipingevano male a priori. Ma di fronte a una scelta simile del sindaco io mi opporrò e farò opposizione dura”. Dal Partito Democratico c’è cautela, vogliono vedere prima gli atti i consiglieri Vittorio D’Alessandro e Marco Cucurachi: “Attendiamo di conoscere gli atti e poi valuteremo. Se sarà portata per futili ed inesistenti motivi si potrebbe pensare ad un espediente preordinato per eludere la normativa, quindi solleveremo il caso a tutti i livelli istituzionali”. Dalla maggioranza il “dissidente” Pasquale Vitiello è laconico: “non credo che in questo momento la decadenza sia la priorità di e per Scafati. Ad ogni modo prima dell’incompatibilità si può liberamente scegliere le dimissioni”.