Pagani. A distanza di sette giorni dal grave e e tragico incidente domestico avvenuto nell’abitazione di via Ugo Foscolo a Pagani, ieri è stato il giorno delle lacrime e del dolore per Angelo Ferraioli, il 43enne caduto dal montacarichi e deceduto in seguito al violento impatto con il pavimento. Dopo l’inchiesta della magistratura e l’esame autoptico effettuato in ospedale a Nocera Inferiore la salma dello sfortunato 43enne paganese è stato restituito alla famiglia per il triste rito dei funerali tenutisi ieri mattina nella Basilica di Sant’Alfonso a Pagani. Lascia la moglie e due figlie, la madre, il fratello ingegnere Antonio, la sorella e tanti amici che non hanno voluto far mancare il proprio affetto con la presenza in chiesa. “Una morte tragica che l’ha strappato ai suoi affetti. Condoglianze alla famiglia e a chi gli ha voluto bene”, ha scritto il sindaco di Pagani Lello e Prisco. Ex studente del Corso di Laurea in Infermieristica della Sapienza Polo di Latina, Angelo era considerato soprattutto persona straordinaria. “Si relazionava agli altri, nella gentilezza con cui si avvicinava, nell’autenticità del suo cuore buono. Presenza coinvolgente, sorriso che accoglieva senza chiedere nulla in cambio. Un esempio raro di empatia vera, quella che non si insegna nei libri ma si vive con l’anima. Lo salutiamo con profonda tristezza, ma anche con gratitudine per aver condiviso con lui un pezzo di cammino. Il suo ricordo continuerà a vivere nei cuori di chi lo ha conosciuto, come segno indelebile di cosa significa essere umani, davvero. A chi gli ha voluto bene, il nostro pensiero e la nostra vicinanza”, scrive la professoressa Ernesta Tonini dirigente della Sapienza Polo di Latina. La tragedia nel pomeriggio di sabato in via Ugo Foscolo, a nulla sono serviti gli interventi dei familiari che hanno allertato i soccorsi. Sul posto sono giunti gli operatori del 118 che hanno provato a rianimare lo sfortunato 43enne ma ogni tentativo è stato inutile, l’uomo ha perso la vita a causa delle gravi ferite riportate al capo a seguito della caduta dal montacarichi. Hanno quindi potuto certificare solo il decesso e trasferire in obitorio la salma. Un tonfo di qualche metro con caduta talmente violenta che non gli ha lasciato scampo.
