#Giffoni55, il ritorno dei Cesaroni - Le Cronache Spettacolo e Cultura
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#Giffoni55, il ritorno dei Cesaroni

#Giffoni55, il ritorno dei Cesaroni

Pentole e bicchieri sono lì da ieri. Ed è proprio così: perché I Cesaroni è come se non fossero mai andati via, anzi sono rimasti nella voglia di ritrovarsi seduti attorno a quel tavolo a consumare la colazione e ad accompagnarsi nella vita, mano nella mano. Nell’abbraccio dei giffoner proprio al Giffoni Film Festival si sono ritrovati con la voglia di entusiasmare, nella trepidante attesa di rivederli sul piccolo schermo di Canale 5. Un’ovazione per il cast presente oggi all’edizione numero 55 di Giffoni Film Festival, con i ritrovati Claudio Amendola e Matteo Branciamore e le new entry Marta Filippi e Andrea Arru (accompagnati da Verdiana Bixio, Owner e Ceo Publispei e Francesca Galiani, responsabile Area Fiction Mediaset) che si sono confrontati in sala Truffaut con i giurati delle sezioni +13, +16 e +18 in un dibattito anticipato dalla visione delle prime immagini de “I Cesaroni – Il ritorno”. Le parole della famosa sigla cantata a squarciagola ma anche l’emozione di sentirsi parte di una famiglia, che allarga le braccia e include tutti. Perché tutti si sono ritrovati anche solo per un attimo a sentirsi “Cesaroni” e a sentire sulla propria pelle quelle stesse sensazioni e quelle situazioni di vita quotidiana, affrontando gli ostacoli senza sentirsi mai fuori posto e fuori tempo. La serie cult scritta da Giulio Calvani, Federico Favot e Francesca Primavera è una coproduzione Publispei – RTI/ Mediaset, prodotta da Verdiana Bixio. L’iconica serie tv vedrà dodici episodi, ambientata nel quartiere Garbatella, è diretta e interpretata da Claudio Amendola. I Cesaroni rappresentano quelle mamme, quei papà, quei nonni e quei figli che si ritrovano a camminare fianco a fianco ma che hanno una prospettiva singolare e diversa della vita ma che nella diversità si ritrovano nell’abbraccio e nel calore. Lo stesso che è stato vissuto oggi al GFF. Quest’anno ci saranno nuove avvincenti sfide ma soprattutto novità dal punto di vista degli attori ma anche dei messaggi e delle esperienze che verranno veicolate: si unisce infatti anche Andrea Arru che interpreta Olmo, un ragazzo neuro-divergente che dovrà interfacciarsi con i suoi coetanei. A tal proposito, quest’anno a Giffoni c’è anche una “white place” proprio per supportare i ragazzi che affrontano il problema, generando consapevolezza negli altri. In sala Truffaut spazio alle domande, nonostante il divieto di “spoiler” su cui il cast ha scherzato su. E tra trucchi del mestiere e curiosità c’è stato anche spazio per le emozioni. Soprattutto quelle generate in piccola parte da una serie tv e dal cinema “che cura” e che rappresenta anche il tema del festival: diventare umani. “I Cesaroni sono delle brave persone e hanno un cuore grande – ha sottolineato Claudio Amendola in sala – il più grande messaggio che possiamo dare è l’essere altruisti, nella serie non c’è mai un personaggio che non è disposto a mettersi in gioco per aiutare l’altro e credo che questa sia una cosa che sta mandando nel mondo in generale ed è importante ribadire questo concetto, proprio in mondo in cui ci si sente più soli. Sarei felice se attraverso questi personaggi ci si appropriasse nuovamente dei rapporti veri”. A descrivere con una parola la nuova stagione de I Cesaroni ci hanno pensato i quattro attori presenti: “Io direi conferma, perché conferma tutto quello che abbiamo raccontato nelle stagioni precedenti – ha detto Amendola – ma sinceramente vi dico fidatevi. I Cesaroni si abbracciano ancora un casino, abbracciamoci”. Per Matteo Branciamore le parole sono due: “Abbraccio e famiglia, concedetemi”. Marta Filippi – una scoperta e un vulcano di simpatia e bravura – ha voluto riscoprire il dialetto romano, tipico del suo quartiere, lo stesso dove la serie è ambientata e dove sognava di recitare: “Come si dice a Roma, I Cesaroni lo sintetizzerei con <de Core>, emblema di passione e autenticità”. Dopo l’incontro con i giurati è stato il momento del Meet&Greet aperto al pubblico all’interno del Giardino degli Aranci tra selfie, richieste di autografi e adulti che sono ritornati bambini e piccini che hanno potuto ampliare lo sguardo su una serie che entrerà nei loro cuori, di sicuro.