«Purtroppo continua la lunga scia di sangue sul lungomare Marconi. Ora si andrà alla ricerca di come sia accaduto, ma non si vuol capire che serve prevenzione. I cosiddetti “semafori intelligenti”, e non capisco questa definizione, non servono a nulla in quanto quel bottoncino al lato, una volta premuto, dovrebbe consentire ai pedoni di attraversare in piena sicurezza. Proprio ieri notte, verso le 23:48, stavo attraversando il lungomare all’altezza di via Marconi con un amico sulle strisce pedonali». A parlare così Aniello Ciro Pietrofesa, cittadino di Torrione e presidente dell’Anva Campania dopo l’ennesimo incidente mortale che si è registrato ieri mattina sul lungomare. «Prima ho provato a premere il pulsante, ma il semaforo, forse troppo intelligente e stanco per il lavoro fatto durante il giorno, è rimasto lì a lampeggiare. E ripeto, pur attraversando sulle strisce pedonali, un’Audi bianca per poco non ci prendeva in pieno, e siccome correva ad enorme velocità, non si è neanche per un momento fermata o rallentata la sua folle corsa – ha raccontato Pietrofesa – Abbiamo i semafori intelligenti che a nulla servono. Io ripeto, ci vogliono le strisce pedonali rialzate così come poste davanti alla scuola Matteo Mari. Si finisca con il dire che non si possono mettere su una strada principale. Le stanno mettendo tutti i Comuni, ma qui sul lungomare la “marchetta politica” non la si può fare, ecco perché non si prendono provvedimenti. Ogni morto che avviene sul lungomare è un peso che peserà sulla coscienza di chi non ha voluto o avuto il coraggio di fare delle scelte per difendere la vita di chi attraversa una strada sperando che non sia l’ultima volta». Intanto, i cittadini del quartiere esprimono il loro disappunto per il mancato intervento del governo cittadino che ormai da tempo dovrebbe intervenire con azioni mirate. Molti oggi sono spaventati all’idea di dover attraversare la strada per recarsi all’altro lato mentre tanti altri chiedono maggiori controlli. «Inutile mettere il limite di velocità di Km 40 se non ci sono controlli e soprattutto se non stati installati gli autovelox», ha dichiarato un cittadino della zona di Torrione. «È una vergogna, io mi attengo sempre alla velocità consentita, da dietro le altre auto mi lampeggiano, suonano il clacson, mi sorpassano da destra e da sinistra e spesso sono vittima di insulti. Invece di contare le vittime si dovrebbero contare le multe, dove non c’è il senso civico, bisogna ricorrere alle punizioni», ha raccontato attraverso i social la signora Angela. «Purtroppo non è solo così il lungomare, l’assenza totale di vigili urbani fa sì che ognuno faccia i propri comodi, nella zona di Pastena corrono, sbucano da traversa contromano, parcheggiano in doppia fila, sulle strisce pedonali e davanti agli scivoli per disabili, spesso addirittura sui marciapiedi e camminare per strada è sempre più difficile. A quando i controlli? Non si vede un vigile dai tempi del covid», ha aggiunto un uomo residente nella zona orientale.
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