di Marta Naddei La tattica dei rinvii potrebbe costar cara al Partito democratico della Campania che rischierebbe di uscire sconfitto dalle urne, la prossima primavera. E’ convinto di questo il candidato alle primarie del Pd per la scelta del candidato governatore Andrea Cozzolino che ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa a Napoli, ha fatto il punto sulla situazione soprattutto alla luce del vertice romano che si è tenuto domenica sera e che ha stabilito un “congelamento” delle primarie. Una decisione che però non smuove l’europarlamentare dalla propria posizione: «Le primarie per me restano fissate all’11 gennaio e stiamo lavorando proprio per una grande partecipazione a questo appuntamento. E’ inutile dare ascolto alle continue voci di corridoio». Un preliminare appuntamento con le urne che rischia di diventare un’arma a doppio taglio per il Pd campano, in virtù della gestione attendista nellòa speranza di far quadrato attorno ad un nome unitario da calare sul tavolo e che possa spazzar via le candidature di Andrea Cozzolino, Angelica Saggese e soprattutto di Vincenzo De Luca. In merito all’incontro romano, il candidato alle primarie non si scompone e lo definisce «un’iniziativa legittima», nonché «un passaggio in più che può contribuire a rendere il partito più unito». Parole distensive che però muovono da un assunto fermo: le primarie si dovranno tenere. perché la piega che ha preso la questione rischia, dunque, di trasformarsi in un pericoloso “harakiri”: «Il perdurare delle politiche di rinvio delle primarie – ha detto Cozzolino – può provocare un danno serio alla credibilità ed all’immagine del Partito democratico della Campania, nonostante il grande lavoro che noi comunque stiamo facendo». Insomma, potrebbe innescarsi un pericoloso effetto domino le cui conseguenze sarebbero ben visibili la prossima primavera, all’atto dei risultati elettorali. «Rischiamo di minare la possibilità di vittoria che abbiamo – afferma l’eurodeputato – se non investiamo nella strada delle primarie e di conseguenza nella partecipazione dei cittadini». Primarie che Andrea Cozzolino è ben consapevole di poter vincere, nonostante il suo sfidante principale si chiami Vincenzo De Luca: «Al momento tutti i fatti mi dicono di sì». Per quanto riguarda la situazione complessiva in cui versa il Partito democratico campano, a cui ha dovuto prestare soccorso il vicesegretario nazionale Lorenzo Guerini in più di un’occasione, Cozzolino ritiene che «non necessariamente dietro un intervento di carattere nazionale si cela un’ipotesi di commissariamento» ma allo stesso tempo invita la i dirigenti regionali democrat ad uno scatto d’orgoglio: «E’ bene che il partito centrale intervenga, ma mi auguro – al contempo – un colpo di reni da parte del partito regionale con cui rivendicare la propria autonomia, anche perché tocca a noi andare in mezzo ai cittadini».
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