Scafati. Il caso Aliberti, opposizioni all'attacco - Le Cronache Provincia
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Scafati. Il caso Aliberti, opposizioni all’attacco

Scafati. Il caso Aliberti, opposizioni all’attacco

Scafati.  Venerdì sera l’addio, ieri pomeriggio il ritorno in sella. Sono durate poco meno di 24 ore le dimissioni del sindaco Aliberti. Lo ha fatto  nel rispetto delle centinaia di cittadini che gli hanno  mostrato vicinanza, affetto e fiducia chiedendogli di continuare il percorso amministrativo, preoccupati  per le conseguenze di una interruzione del mandato alla luce di quanto realizzato fino ad oggi nell’interesse di Scafati: “avverto ancora di più il peso della responsabilità per il consenso che in tanti ogni giorno mi dimostrano. Non c’è bisogno di strategie o ragionamenti carbonari. Solo di certezze e serenità: pertanto ho ritirato le mie dimissioni per continuare a lavorare solo per gli scafatesi”. Aliberti si ripresenta così alla sua gente. Ma non mancano le polemiche da parte delle minoranze. “Solo magheggi sulle spalle della città”. Ora il nuovo esecutivo. con la nomina della Giunta con gli assessori eletti già da domani. “Si deve aprire un confronto con chi senza indugi vuole lavorare per Scafati mettendo da parte le divergenze di carattere personale andando oltre le ideologie”. Il Consiglio comunale di venerdì sera è stato chiarificatore: mi ha dato la risposta che il sindaco cercava dopo le sue dimissioni. “Abbiamo dimostrato maturità e sento oggi di dover ringraziare anche quella parte di opposizione che si è dimostrata propositiva e costruttiva nel dialogo oltre al ruolo di vigilanza che le spetta”. Non manca la stilettata.  “Mi preoccupa la scorrettezza istituzionale e le dichiarazioni del solito personaggio dell’opposizione che non comprendo se fa credere oppure se ha davvero rapporti con funzionari della Prefettura mettendo in giro fatti e informazioni a noi mai pervenuti riguardo presunte procedure anomale delle mie dimissioni. Sarebbe davvero lesivo della democrazia. Pertanto sarà utile e chiedere nelle prossime ore udienza al Prefetto e al Ministero degli Interni”. Non erano tardate ad arrivare le reazioni dal mondo politico scafatese sulle dimissioni  di Pasquale Aliberti. Sono proprio i due gruppi (5 consiglieri di maggioranza) che sabato scorso avevano lamentato, come una sorta di ultimatum, di non avere spazio all’interno della coalizione chiedendo più visibilità al primo cittadino, ad aver replicare alle gesta del medico di via Aquino. “Pronti a portare avanti il programma elettorale col quale si è usciti dalle urne. Quel programma elettorale che detta i punti cardini per il futuro della città deve rappresentare la pietra miliare”, hanno scritto intervenendo Azzurri e Scafati Rinasce. “Il confronto e il dialogo non devono mai mancare anche perché sono alla base di una condizione sulla quale deve reggere il futuro nostro e delle nuove generazioni. Mai nessun atto andrà contro questa amministrazione nella quale sempre e comunque sì rimarrà vigili e attenti sulle scelte della città con la stessa determinazione che ci ha portati a far sì che questa città fosse amministrata dal sindaco e da tutta la sua maggioranza. Maggioranza che resta fermamente ancorata, ma sempre vigile, alle scelte che nel tempo saranno fatte nell’interesse della città” scrivono i due gruppi di consiglieri  che rimarcano di non aver “mai dimostrato dissenso rispetto al progetto che era stato sposato candidandosi con Pasquale Aliberti bensì sulla mancanza di condivisione e partecipazione, dando sempre disponibilità e mai sottraendoci alla condivisione come asserisce il sindaco.  Duro invece è stata l’opposizione con il consigliere di opposizione Michele Grimaldi (Pd): ” Il tragicomico comportamento del sindaco, forse dimissionario, forse no, che ha scambiato Scafati per il suo parco giochi: mentre la nostra città meriterebbe serietà, stabilità amministrativa, un primo cittadino attento a governare, e non eternamente impegnato a preparare le sue campagne elettorali”, dice Grimaldi che aggiunge. “Pare tutto debba piegarsi ai suoi umori ed ai suoi interessi: la città, le scadenze amministrative, quei consiglieri comunali eletti dal popolo che pongono rilievi, finanche i suoi assessori, furbescamente fatti dimettere e non revocati, in questo continuo gioco di prestigio sulla pelle della città”.  Al rappresentante di Scafati Arancione Francesco Carotenuto  “non interessano né i giochetti del sindaco, nè della sua amministrazione: interessa che non si giochi sulla pelle dei cittadini. Ed è per questo che sono pronto  a recarmi dal notaio e firmare le dimissioni. Vorrei che ci fosse un sussulto di dignità da parte di tutti gli altri consiglieri, a partire da quelli che come me sono in minoranza, e firmare tutti congiuntamente. Senza bluff”.  Quindi Fratelli d’Italia con Mario Santocchio, coordinatore cittadino: “Solo sceneggiate, Piuttosto sull’albo vediamo invece la determina di 210mila euro per la rassegna natalizia. Oltre a un affidamento diretto di 140mila euro per le luminarie, non c’è altro. Nessuna manifestazione di interesse, ma solo una delibera di Giunta per una serie di concerti”.

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