Roccadaspide non è solo Dervit, tanti sono anche gli intrecci - Le Cronache Attualità

di Arturo Calabrese

settima parte
Continua il romanzo dedicato alle vicende di Roccadaspide. In un territorio dove la politica sembra essere più una questione povera di ideali, i legami di sangue diventano la vera forza che regge le sorti amministrative.

È proprio questo che emerge da alcuni atti amministrativi, come sempre consultati e studiati. Il 17 novembre del 2022, la giunta comunale di Roccadaspide si riunisce per approvare la delibera numero 263, che definisce i criteri per l’erogazione di un contributo di un massimo di 10mila euro a favore di chi intende avviare un’attività commerciale, artigianale o agricola sul territorio.

Tutto sembra procedere nella norma, fino a quando non emerge che tra i beneficiari di questi fondi ci sono componenti del consiglio e giunta comunale. Tra questi spiccano due nomi: l’assessore Giuseppe Iuliano e il consigliere comunale Rosario Miano, delegato al commercio.

Una famiglia allargata

Non è una novità che a Roccadaspide la politica sia una questione di famiglia, ma a stupire sono le dinamiche che coinvolgono direttamente anche altri membri delle stesse famiglie.

Rosario Miano, oltre il contributo in questione, risulta già vincitore di un concorso indetto dalla sua amministrazione, è in servizio a Castelnuovo Cilento per scorrimento di graduatoria ed è figlio di Giuseppe, comandante facente funzioni della polizia locale di Roccadaspide, nominato dal sindaco Gabriele Iuliano.

La vicinanza tra l’amministrazione e le famiglie coinvolte sembra essere un vantaggio reciproco, con i membri della stessa stirpe che, in alcuni casi, beneficiano di incarichi pubblici e contributi. È il caso, ad esempio, della sorella del suddetto consigliere, l’architetto Nadia Miano, che con suo zio, l’ingegnere Antonio D’Angelo, e un altro parente, l’ingegnere Vincenzo Arcaro, si aggiudicano l’incarico di oltre 133mila euro per la “Realizzazione di marciapiedi e pista ciclabile in località Fonte Lungo, Strada Statale 166”, in qualità di tecnici incaricati, come si apprende dal protocollo comunale numero 0002475 del 4 febbraio 2023.

A confermare l’andazzo è arrivata una nuova delibera, la numero 132 del 5 giugno 2024, che prevede l’erogazione di un contributo analogo per l’avvio di attività commerciali, artigianali o agricole, sul territorio comunale. E, ancora una volta, tra i beneficiari c’è un cognome che ritorna e cioè Urti. Il nome collegato è Carmen, sorella di Erika, fresca di nomina assessoriale subentrata in giunta a seguito delle dimissioni di Daniela Comunale.

Anche Carmen Urti si aggiudica il contributo di 10mila euro, un qualcosa che potrebbe confermare che a Roccadaspide fare politica significa adoperarsi per i successi familiari oppure una semplicissima coincidenza, come tante accadono nella terra divenuta famosa a livello nazionale per il suo “Sistema”.

Tutto quanto scritto è frutto di lungo studio delle sudate carte, non quelle di leopardiana memoria, ma quegli atti ufficiali che parlano di soldi, intrecci, collegamenti, parentele più o meno strette, contributi, incarichi, appalti e sub appalti. E siamo solo all’inizio…

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