Il new green deal è sempre più al centro del dibattito: le scadenze e gli obiettivi si stanno scontrando con una realtà che rigetta il piano europeo. “Il mercato non mente”, afferma il Cav. Domenico De Rosa, CEO di SMET. “Non possiamo ignorare i segnali che ci arrivano quotidianamente dal comparto produttivo e dai consumatori. La forzata elettrificazione dell’UE sta mostrando tutti i suoi limiti e le case produttrici, di fronte ai risultati negativi, stanno rivedendo le proprie strategie”. I dati degli ultimi mesi testimoniano una realtà ben diversa da quella immaginata dai fautori della transizione radicale all’elettrico. Secondo il report della Fim Cisl, la produzione di Stellantis in Italia ha subito un calo drastico nei primi nove mesi del 2024, con una riduzione del 40,7% per le automobili e del 10,2% per i veicoli commerciali. “Stiamo assistendo a un vero e proprio crollo produttivo – commenta il Cav. De Rosa – che non è imputabile solo alla congiuntura economica, ma anche alle scelte forzate verso l’elettrificazione”. La situazione è critica anche a livello internazionale: marchi storici come Chrysler e Dodge hanno registrato un calo delle vendite rispettivamente del 47% e del 43% negli Stati Uniti nel terzo trimestre del 2024. “La crisi sta colpendo duramente anche altri giganti dell’automotive e la realtà non può essere ignorata – continua il CEO di SMET – e i grandi produttori stanno correndo ai ripari. Volvo ha recentemente annunciato che manterrà in gamma veicoli a combustione oltre il 2030, invertendo la rotta rispetto a quanto pianificato inizialmente. Anche altri colossi come General Motors, Ford e Volkswagen stanno rivedendo i loro piani industriali, adattandoli a un mercato che non accetta l’imposizione di una transizione totale verso l’elettrico. È una tendenza che coinvolge l’intero settore. Le case automobilistiche hanno compreso che non possono spingere forzatamente su una tecnologia che il mercato respinge. Abbiamo bisogno di un approccio graduale, pragmatico e realistico”, spiega. “L’industria automobilistica europea non può permettersi di perdere ulteriore terreno rispetto ai competitor globali. Mentre l’UE si concentra sull’elettrificazione, altri mercati come quello cinese stanno avanzando rapidamente con soluzioni ibride e a combustione, continuando a presidiare segmenti di mercato che noi rischiamo di abbandonare”. Il CEO di SMET si è espresso a favore di un dibattito che coinvolga tutti gli attori coinvolti, da tra Pubblico e privato. “C’è bisogno di un dialogo il più trasparente e realista possibile. Anche i cittadini dovrebbero potersi esprimere su una questione che riguarda direttamente la loro vita quotidiana e la loro libertà di movimento”. La chiave, secondo il Cav. De Rosa, sta nel trovare un equilibrio tra innovazione tecnologica e sostenibilità economica. “Invece di forzare la mano per una convinzione ideologica, bisogna investire in ricerca e sviluppo per migliorare le tecnologie esistenti e creare un mercato più accessibile e competitivo. Con una transizione efficace – conclude il CEO di SMET -, basata sui fatti e sostenibile nel lungo periodo tanto dal punto di vista economico che ambientale, si potrà dare una spinta decisiva per la sempre più pericolante competitività dell’industria europea”.
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