di Genè Andria
Cari amici, ho voluto attendere una serata o meglio una nottata per esprimere le mie considerazioni sulla 54esima edizione del Giffoni Film Festival . Non essendo stato presente, per ragioni personali, ho avuto comunque la possibilità di seguire l’edizione. Un successo straordinario! La straordinarietà dell’edizione appena conclusa non risiede nel mio legame personale con la manifestazione, né nell’essere stato fondatore e attuale Presidente onorario, ma nella sua essenza intrinseca e nel suo impatto sulla comunità. La straordinarietà è nei fatti, nei risultati e nell’incontestabile valore culturale del Giffoni Film Festival. La insufficienza di fondi ha costretto ad alcuni tagli che sono stati fatti in modo intelligente privilegiando la parte cinematografica e tutelando la partecipazione dei giovani. La risposta a queste scelte è stata magnifica e sorprendente. I telegiornali nazionali e Mediaset in particolare, hanno dedicato minuti e minuti a questa edizione. La presenza dei media è triplicata rispetto alle edizioni precedenti. Veniamo, poi, alle incomprensioni con i rappresentanti governativi. Partendo dal blocco del trasferimento dei fondi di coesione dal Governo alla Regione. Qualche mese fa scrissi che tutto si sarebbe potuto risolvere con una commissione che appurasse come erano stati utilizzati i fondi precedenti. Non è stato fatto nulla, si è invece fatto ricorso agli organi giudiziari (Tar e Consiglio di Stato) …….e i fondi non sono stati disponibili prima della manifestazione. Solo grazie al decisionismo del Governatore De Luca la questione è stata risolta. Come? Stornando alcuni fondi da altri capitoli e dedicandoli a Giffoni. Se non fosse stata fatta questa manovra il Giffoni Festival avrebbe chiuso i battenti con la delusione di milioni di ragazzi che attendono un anno per parteciparvi, dibattere, fraternizzare, volersi bene. Quindi che piaccia o no De Luca ha salvato il Giffoni Film Festival. Passiamo poi all’epilogo con la dichiarazione del Direttore Artistico Gubitosi rivolto al Ministro Sangiuliano al quale, ha chiesto, con forza l’attribuzione dei fondi del Ministero della Cultura nella stessa misura dello scorso anno, ridotti di mezzo milione. Pur sforzandomi, non riesco a capire la posizione del centro-destra. In politica il Giffoni Film Festival è rimasto sempre equidistante dalle appartenenze ed alla manifestazione hanno partecipato autorevoli esponenti del centro destra e del centro sinistra. È fondamentale sottolineare che un politico, indipendentemente dalla sua APPARTENENZA, non può decidere arbitrariamente la vita o la fine di un evento di tale rilevanza. Piuttosto, il suo ruolo è di confermare la validità e l’importanza della manifestazione. Su alcuni aspetti, purtroppo, dobbiamo ancora apprendere dagli americani. Negli Stati Uniti, la politica è intesa come un servizio al cittadino: essa segue, sostiene e facilita le iniziative considerate essenziali per la crescita del Paese. In Italia avviene esattamente il contrario. Per la mia esperienza in politica mi sento di poter affermare che è necessario cambiare strategia. In questo contesto, non possono prevalere visioni personalistiche. È cruciale promuovere la moderazione, il confronto costruttivo e il dialogo, evitando qualsiasi forma di intolleranza. Solo attraverso un approccio moderato e collaborativo si possono raggiungere risultati duraturi e significativi per il bene comune.
