enzo sica
Arrivederci alla serie A. Sembrava tutto ciò tanto lontano neppure dodici mesi fa dopo quella salvezza arrivata con ben quattro giornate di anticipo che fece esultare una grandissima tifoseria come quella granata. Stasera si materializzerà ufficialmente nella partita di chiusura di San Siro contro il MIlan, secondo in classifica, per una Salernitana che, purtroppo, non ha ripetuto il brillante campionato della scorsa stagione e lascerà la massima serie tra tanti rimpianti.
Chi sperava sempre nella rincorsa con il mercato di gennaio scorso con la quota salvezza che era lì, a soli due punti, si è dovuto, purtroppo, ricredere perchè questa squadra ha disputato uno dei tornei più brutti ed abulici della sua storia calcistica. Lo dimostrano i soli 16 punti finora conquistati con ben 25 sconfitte, solo 2 vittorie maturate una in casa e l’altra in trasferta nel 2023 con soli 4 miseri punti racimolati nel girone di ritorno.
Insomma una defaillance che dovrebbe fare arrossire tutti gli addetti ai lavori consapevoli, però, che si può anche retrocedere ma farlo in questo modo iniquo, senza lottare rappresenta davvero l’anti calcio.
Il grande cuore dei tifosi granata, però, ancora una volta, proprio nell’ultima gara della stagione all’Arechi contro il Verona con una coreografia mozzafiato ha dato dimostrazione di esserci, di voler ripartire subito anche in serie B w dopo tre anni di serie A continui la ripresa potrebbe (e dovrebbe) rappresentare il classico <fuoco> proprio per dimenticare in fretta lo scempio di questa stagione che, non va dimenticato, ha portato in panchina ben quattro tecnici che si sono alternati senza nessuna fortuna cercando di far raddrizzare una barca che stava imbarcando acqua da tutte le parti.
Il futuro è adesso. Quattro parole per sintetizzare che il rimedio senz’altro ci sarà con quella ripartenza che tutti vogliono che ci sia. Con questa società? Un interrogativo che a soli novanta minuti dal termine della sciagurata stagione fin qui vissuta non trova ancora una soluzione. Iervolino continua, raddoppia oppure si va verso la cessione ad un fondo straniero? Un altro interrogativo da sciogliere alla luce del fatto che le cose non è che si facciano da un momento all’altro. Tutt’altro. Vanno ponderate, inquadrate, bloccate proprio perchè la situazione davvero difficile del calcio italiano con tanti fondi esteri in primo piano stanno, in un certo qual modo, cambiando l’andamento di tutto.
Insomma si dovrà aspettare la chiusura della stagione attuale (e siamo agli sgoccioli) per poi rendersi conto (anche se alcune trattative sono già in piedi) di come si procederà nei prossimi mesi. Perchè, in fin dei conti, tra meno di cinquanta giorni inizierà il ritiro a Rivisondoli (già opzionato dall’attuale società) con quelle forze fresche, quei dirigenti <nuovi> ad iniziare dal direttore sportivo e dal nuovo allenatore che dovrebbero conferire continuità nel torneo cadetto allestendo una squadra che possa dare soddisfazioni alla tifoseria.
Ed a proposito di squadra fa piacere rivedere in campo stasera (fischio d’inizio ore 20,45) Norbert Gyomber che si è ripreso dall’infortunio e potrebbe rappresentare davvero il capitano futuro della squadra granata. Si perchè ci tiene davvero tanto lo slovacco (che sarà anche convocato nella sua nazionale per gli europei) a dimostrare ai suoi tifosi che questa stagione va subito nel dimenticatoio e in serie B il suo apporto sarà davvero di primissima fascia. E’ un calciatore Gyomber che è stato frenato solo dagli infortuni ma che quando è stato messo in campo dai vari tecnici che si sono susseguiti in panchina ha sempre dimostrato grande professionalità.
Dunque si potrebbe ripartire proprio da lui ma anche da altri calciatori che, contratto alla mano, resteranno in maglia granata. Dipenderà dal tecnico che arriverà ma stasera, nella partita contro la squadra rossonera di Stefano Pioli (un altro ex che lascerà anche lui il Milan) vorranno migliorare, perchè no?, i sedici punti attuali altrimenti rischiano di chiudere la stagione 2023 – 2024 con altri record negativi che la tifoseria non apprezzerà certamente visto che al Meazza saranno presenti stasera i soliti pochi irriducibili appassionati di fede granata che non vorranno vedere la squadra soccombere per la 26esima volta in questa stagione non regalando neppure un sorriso a Stefano Colantuono che da quando è tornato in panchina non ha mai visto la sua squadra vincere neppure una volta.
Tornando alla squadra che scenderà in campo si partirà con il solito modulo dei quattro difensori (non ci sarà Fazio che è in ospedale ed è stato operato di appendicite) con Fiorillo tra i pali, centrocampo che partirà anche con Coulibaly (ai saluti anche lui) così come Antonio Candreva e Tchaouna che vorranno salutare la tifoseria granata con una prestazione positiva per lasciare anche e soprattutto un buon ricordo.