Oltre dieci anni di carcere per i sindacalisti accusati di estorsione nei confronti dell’imprenditore Beniamino Moriniello, titolare dell’Etitalia di Buccino. Ieri pomeriggio la sentenza del Gup Elisabetta Boccassini, al termine di una lunga camera di consiglio. Il giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Salerno ha condannato a tre anni e quattro mesi di reclusione Pasquale Tortora, Mario Ronca e Antonio Masi che aveva scelto di essere giudicati attraverso la formula del rito abbreviato. Parzialmente accolte le richieste del pubblico ministero che ieri mattina ha sostituto Elena Guarino, magistrato inquirenti titolare dell’inchiesta. Nel corso della requisitoria il pm aveva avanzato richieste di pena più pesanti nei confronti dei tre sindacalisti. Nello specifico quattro anni e otto mesi per Tortora e 4 anni per Masi e Ronca. Nel corso del dibattimento i legali difensori (nell’ampio collegio difensivo gli avvocati Della Monica, Carbone, Basco e Petrosino tra gli altri) avevano provato a scardinare il pesante quadro accusatorio. Tra l’altro i sindacalisti, ieri presenti nell’aula dell’udienza preliminare, avevano reso ampia testimonianza in relazione agli addebiti contestati ed avevano confermato di aver taglieggiato l’imprenditore di Buccino perché spinti dalla necessità economica. Tornano a casa Mario Ronca, Antonio Masi e Pasquale Tortora, i tre sindacalisti finiti dietro le sbarre in seguito alla denuncia dell’imprenditore di Etitalia Beniamino Moriniello. I tre nell’interrogatorio reso davanti al Gip riferirono di aver agito in un momento di debolezza perché vessati dalla crisi economica. Ronca, in particolare, padre di cinque figli, affermò di essersi trovato in serie difficoltà e di aver per questo agito in quel modo. Intanto emergono altri particolari sulla vicenda venuta a galla in seguito alla denuncia dell’imprenditore che – in base a quanto raccontato ieri dagli indagati – avrebbe beneficiato in passato di presunti vantaggi economici di natura indebita.Disposta anche una provvisionale in favore della vittima del reato estorsivo. I legali dei tre sindacalisti hanno già preannunciato ricorso in Appello.
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