Terremoto a Palazzo di Città: il super dirigente Matteo Picardi si è dimesso - Le Cronache Ultimora
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Terremoto a Palazzo di Città: il super dirigente Matteo Picardi si è dimesso

Terremoto a Palazzo di Città: il super dirigente Matteo Picardi si è dimesso

di Erika Noschese

Ancora un terremoto si abbatte su Palazzo di Città. Come un fulmine a ciel sereno, nella giornata di ieri, il super dirigente Matteo Picardi ha comunicato al sindaco Vincenzo Napoli la volontà di lasciare l’ente a partire dal prossimo 1 maggio. Dimissioni irrevocabili che non sono altro che il frutto delle tensioni interne alla maggioranza Napoli e i tentativi del governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca di lasciare traccia del suo passaggio relativamente ad ogni vicenda che caratterizza il Comune. La goccia che ha fatto traboccare il vaso la sfuriata del presidente De Luca dopo l’errore commesso sul bilancio di previsione e che non ha risparmiato nessuno, nè la giunta nè i dirigenti: il governatore avrebbe fatto intendere al suo ormai ex uomo di fiducia di essere responsabile del caos generato. Parole non gradite a Picardi che non ha mai abbassato la testa e, anzi, avrebbe risposto a tono. E proprio da questo episodio la decisione del dirigente di lasciare Palazzo di Città dopo l’incarico ricevuto a novembre 2022, consapevole anche di non essere particolarmente gradito, soprattutto al capostaff del primo cittadino Enzo Luciano, tutt’altro che dispiaciuto alla notizia dell’addio di Picardi. Voci interne all’ente fanno sapere che il sindaco avrebbe accettato di buon grado la sua decisione perchè poco e nulla avrebbe inciso sull’azione amministrativa. Nella sua comunicazione al primo cittadino Picardi ha comunicato al sindaco la volontà di tornare a Salerno Energia, la partecipata del Comune che guidava prima di accettare l’incarico di dirigente generale con un importante riscontro economico. Nessun tentativo di fermarlo neanche dal governatore De Luca che potrebbe convocare Napoli per la nomina di un nuovo dirigente, magari vicino al cerchio magico di De Luca. Il bilancio di previsione, nonostante i sorrisi di circostanza e le rassicurazioni del sindaco e dell’assessore non si è chiuso nel migliore dei modi: Napoli ha dovuto infatti fronteggiare la delusione e l’imbarazzo dell’ufficio ragioneria con la dirigente Tommasino che avrebbe comunicato al sindaco la sua volontà di lasciare l’incarico ma, in questo caso, le dimissioni non sono state accettate. Decisione emblematica che conferma il peso, chiaramente in negativo, di Picardi all’interno di Palazzo Guerra, frutto anche di qualche accesa discussione che si è verificata nel corso di questi mesi per scelte non condivise. Di sicuro, tra gli uomini di Napoli nessuno sembra essere particolarmente preoccupato, anzi tanto che qualcuno avrebbe tirato anche un sospiro di sollievo.