di Marco De Martino SALERNO. La Salernitana sfida un altro salernitano. Dopo la battaglia mattutina andata in scena domenica scorsa all’Arechi contro l’Aversa dei fratelli Novelli, questo pomeriggio i granata faranno visita alla Vigor Lamezia allenata dal coperchiese Alessandro Erra. Una compagine quadrata e tignosa, come nella migliore tradizione delle squadre calabresi, che è ancora imbattuta mantenendo finora una perfetta media inglese con due pareggi esterni ed una vittoria in casa. La Salernitana però ha estremo bisogno di conferme, anche perché in questa fase in cui si affrontano avversarie sulla carta abbordabili è fondamentale mettere fieno in cascina in vista dei big match che cominceranno da metà ottobre. E così mister Menichini sembra intenzionato finalmente a cambiare spartito tattico, ripudiando il suo poco convincente 4-3-3 ed adottando il sommiano 4-2-3-1. A cadere però saranno anche diverse teste in formazione tipo. Fuori subito Castiglia, escluso per scelta tecnica, finiranno in panchina Bianchi, Volpe e Calil. In campo andrà innanzitutto una difesa completamente inedita. Tra i pali Gori, davanti a lui a destra Tuia, al centro il debuttante Lanzaro e Trevisan, a sinistra Colombo. Una rivoluzione non solo dovuta ai tanti errori visti in questi primi 270′ ma anche per l’infortunio di Franco, che resterà fermo almeno un mese. A dare man forte alla retroguardia però dovranno essere i due mediani che Menichini schiererà. Intoccabile Pestrin, l’altra casacca è contesa da Favasuli (favorito) e Giandonato. I due mediani avranno il compito di formare quella barriera frangiflutti che è completamente mancata in queste tre giornate iniziali, lasciando i difensori in balia di se stessi. In avanti c’è l’imbarazzo della scelta, anche se Menichini ha le idee abbastanza chiare. Al centro dell’attacco tornerà Mendicino, capocannoniere part time finora di questo campionato. Scivolerà in panchina Calil, con Negro e Nalini nel ruolo di esterni e Gabionetta alle spalle di SuperMendo. Un ruolo che consentirà al brasiliano di agire con maggiore libertà, senza particolari compiti di copertura e con la possibilità di puntare la porta centralmente per prendere d’infilata la difesa avversaria. In panchina, con Russo, Bianchi, Pezzella, Giandonato (o Favasuli), Volpe e Calil dovrebbe tornare ad accomodarsi David Mounard. Il francese è stato rispolverato da Menichini, che potrebbe impiegarlo sia da esterno d’attacco ma anche da centrocampista. Nulla da fare invece per Ginestra, ormai sempre più ai margini del gruppo. A Lamezia la Salernitana troverà un clima caldissimo, e non solo atmosfericamente parlando. In Calabria c’è entusiasmo ed i tifosi hanno organizzato una coreografia per l’occasione. A preoccupare di più però sono le condizioni del terreno di gioco del D’Ippolito che è molto piccolo e che ha una certa età. Già due anni fa la Salernitana di Perrone andò in difficoltà, ma alla fine la spuntò grazie ad una prodezza di Gustavo. La speranza è che accada lo stesso, magari sempre grazie ad un brasiliano…
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