di Marco De Martino
SALERNO – Come nelle migliori telenovelas, oggi meglio conosciute come fiction o serie tv, il colpo di scena è sempre dietro l’angolo nella querelle che contrappone la Salernitana e Boulaye Dia (nella foto di Gambardella). Da settembre ad oggi è successo tutto ed il contrario di tutto: viaggi, sparizioni, infortuni (?), accuse, silenzi, ricorsi, esposti, comunicati, rifiuti, multe e provvedimenti di vario tipo. Un bailamme che ha avuto, finora, soltanto una conseguenza, la sempre più probabile retrocessione in serie B della Salernitana. Insomma a pagare, come sempre in questi casi, saranno i tifosi granata che, dopo averlo idolatrato dopo la stagione straordinaria di cui è stato protagonista un anno fa, sono stati letteralmente traditi da Boulaye Dia. Responsabilità (tante) ne ha anche la società granata che ha gestito malissimo un caso che andava chiuso sul nascere, cedendo subito un calciatore dichiaratamente scontento. Il muro contro muro si è infatti rivelato un boomerang per il club di Iervolino che ha visto il valore dell’attaccante passare dai 25 milioni della clausola rescissoria (anche se il patron granata per cedere il senegalese ne chiedeva la scorsa estate almeno 5 in più) a meno dei 12 milioni che la Salernitana sta versando nelle casse del Villareal per riscattarlo.
LA TELENOVELA CONTINUA Tutto è iniziato a fine agosto quando nell’ultimo giorno di mercato Dia, che nel frattempo aveva divorziato dal vecchio agente Frederic Guerra affidandosi al navigato Vadim Vasilyev, non fu ceduto al Wolverhampton: il senegalese andò in Nazionale ma non tornò subito a causa di un non meglio precisato infortunio. Con il passare delle settimane la frattura sembrava essersi ricomposta, con Dia che iniziò a giocare ed a segnare, contro Udinese, Cagliari e Sassuolo a cavallo tra la fine della gestione Sousa e l’inizio di quella Inzaghi. Questo grazie ad un accordo con il club ed ad una nuova clausola rescissoria che poteva aprire le porte alla sua partenza nella finestra invernale di mercato. Ancora una volta però non se ne fece nulla dal momento che, a causa della stagione al di sotto delle aspettative, nessun club fu disposto a pagare la clausola seppur ritoccata verso il basso, per ingaggiarlo. E così i mal di pancia di Dia sono ricominciati con un altro infortunio, alcune panchine e infine il rifiuto di entrare in campo nei minuti finali di Udinese-Salernitana. A quel punto il senegalese finì fuori rosa con la società granata che oltre a comminare una pesante multa al calciatore, attraverso i suoi legali Sica, Fimmanò e Chiacchio, presentò un esposto al Collegio Arbitrale con la richiesta di risarcimento danni per la cifra record di 20 milioni di euro. E’ di ieri però la notizia dell’ennesimo colpo di scena di questa vicenda. La Salernitana avrebbe riallacciato i contatti con l’agente di Dia per arrivare ad un accordo per chiudere la vicenda bonariamente e rimandare in campo l’attaccante con la speranza che, in queste ultime giornate di campionato, possa tornare a segnare almeno per valorizzare il proprio cartellino in vista della cessione al termine della stagione. Come andrà a finire? L’appuntamento è al prossimo episodio…