Presidente De Luca attacca gli agenti della municipale: «Quando ci sono?» - Le Cronache
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Presidente De Luca attacca gli agenti della municipale: «Quando ci sono?»

Presidente De Luca attacca gli agenti della municipale: «Quando ci sono?»

di Erika Noschese
Elogia il lavoro dell’amministrazione comunale ma, questa volta, se la prende con i vigili urbani il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che, intervenuto ieri mattina, alla presentazione del nuovo impianto di compostaggio si rivolge direttamente agli operatori di Salerno Pulita: «Cercate di vivere la pulizia in città come la pulizia del vostro giardino o di casa vostra. Fatelo con attenzione perché quella è la cartolina della nostra città così come la polizia e vigili urbani, quando ci sono, e quindi su questo dobbiamo mantenerci concentrati», ha detto il governatore che dopo le tirate d’orecchie all’amministrazione Napoli conferma di notare dei miglioramenti: «Voi sapete che qualche tempo fa ho espresso qualche valutazione critica, o meglio quello che mi dicono i cittadini quando torno da Napoli io poi lo riverso su di loro e mi pareva giusto. Devo dire che nell’ultimo anno è stato fatto per un lavoro eccellente, grazie a Enzo (Napoli, ndr) l’amministrazione, grazie ai lavoratori di Salerno pulita: siamo ritornati al 75% di raccolta differenziata, siamo credo la prima città del sud con questi livelli di raccolta differenziata e credo che anche nei quartieri si sia messo in campo un lavoro davvero significativo – ha detto il presidente di Palazzo Santa Lucia – In primavera avremo il problema dell’erba che cresce, bisognerebbe fare due tagli alla settimana ma non so se avremo i soldi per fare questo impegno con qualche cooperativa. Ma insomma abbiamo ripreso un cammino e questo va sottolineato». De Luca ha poi annunciato l’organizzazione di una grande manifestazione di protesta contro il governo nazionale in merito ai fondi non ancora assegnati alle Regioni: «È qualcosa di irresponsabile, vergognoso, di intollerabile e di offensivo per il Mezzogiorno d’Italia. Come voi sapete gli accordi di coesione sono stati firmati dal governo italiano con tutte le regioni del nord più il Lazio, nessuna regione del sud; è una vergogna ovviamente. Voi sapete come me che quando bisogna programmare le attività culturali, bisogna partire un anno prima, non è che organizzi una stagione teatrale, una stagione lirica, il Festival di Giffoni, il festival di Ravello dalla sera alla mattina. Sono veramente degli irresponsabili, abbiamo avuto un incontro con responsabile del mondo della cultura e dello spettacolo, stiamo preparando una grande manifestazione di protesta contro il governo, se continuano a dormire e ad avere atteggiamenti responsabili promuoveremo una manifestazione forte a Roma. Faremo altre tre manifestazioni con gli amministratori locali che rischiano di andare in default con i loro bilanci; faremo iniziative anche sul tema della sburocratizzazione: stiamo ripetendo anche ai miei colleghi del nord che la battaglia che facevamo è per un’Italia più moderna, solo che a differenza loro un’Italia moderna ma unita – ha detto – Avremo modo poi di parlare alcune questioni che stanno ritornando nel dibattito pubblico: il divario nord sud, la sanità del Sud rispetto al nord, spiegheremo che non c’è una sanità del nord che è eccellente ma c’è una sanità del nord che eccellente per il 10% ma che per il 90%, è fatta di affarismo e di camorrismo istituzionale perché quello che succede nella mobilità passiva, cioè nell’organizzazione programmata di questi viaggi, non è legato a nessuno eccellenza sanitaria, ma soltanto agli affari e al giro di centinaia e milioni che ruotano intorno alle strutture private che abbiamo nel nord. La verità che c’è un giro di affarismo che fa paura, avremo modo di spiegarlo anche all’Italia intera; comunque saranno mesi di battaglia rispetto a questi squinternati che abbiamo nel governo nazionale». E sulla decisione del Tar in merito alla nuova gara per il Nuovo Ruggi ha detto: «Non è stato bloccato niente, è stata invitata la stazione appaltante ad attendere l’esito del ricorso al Tar, ovviamente ci fanno perdere 4-5 mesi di tempo, ma è l’Italia e qui per concretizzare un intervento, bisogna dare l’anima. Pensate che noi dobbiamo realizzare 10 ospedali nuovi, non tutti della dimensione del Ruggi ma alcuni importanti tipo Santobono di Napoli, tipo Giuliano ospedale nuovo. Provate a immaginare a moltiplicare per dieci tutte le procedure, tutti i problemi che sono legati a ogni iter amministrativo; in Italia è uno sforzo in mare ma arriveremo alla meta salute permettendo».