di Mario Rinaldi
Comincia la sfida a distanza tra Pasquale Aliberti, (40% di preferenze) e Corrado Scarlato (attestatosi al 27%), che grazie al risultato ottenuto al primo turno delle elezioni amministrative di Scafati, se la giocheranno al ballottaggio previsto per domenica 28 e lunedì 29 maggio per la conquista di Palazzo di Città. A questo punto diventa fondamentale cercare di capire bene il “gioco” delle alleanze che, al momento, è possibile solo ipotizzare, in considerazione del fatto che gli esclusi, il sindaco uscente Cristoforo Salvati (8,5%), il leader del centrosinistra Michele Grimaldi (16%) e Francesco Carotenuto (7,9%) non hanno ancora rilasciato dichiarazioni in merito ad eventuali accordi politici. E’ facile ipotizzare che Grimaldi sosterrà Scarlato anche per confermare il ruolo di principale antagonista del centrodestra guidato da Aliberti. Il quale, a questo punto, nonostante la conclamata rivalità, potrebbe attirare a sé Salvati, in quella che potrebbe essere una riunione del centrodestra, eventualmente ordinata anche dai vertici regionali e nazionali. Staremo a vedere se effettivamente Fratelli d’Italia si riunirà a Forza Italia, Lega e Noi Moderati, i tre partiti che hanno sostenuto Aliberti. Si preannuncia un ballottaggio molto aperto, anche se, il vantaggio di Aliberti è abbastanza ampio da colmare e non è certo che l’ampiezza di questa forbice che si è creata al primo turno possa ridursi così facilmente. Da verificare anche la posizione di Carotenuto, il cui tesoretto di 7,9% di voti potrebbe far molto comodo a Scarlato. Quest’ultimo, infatti, potrebbe tentare di giocarsela solo grazie al sostegno dei voti di Grimaldi e Carotenuto, ammesso che al secondo turno ci sia la stessa percentuale di votanti e che rispettino le direttive che dovranno essere impartite dai leader politici. Per quanto riguarda l’analisi del voto si evidenzia come a trainare Aliberti è stato soprattutto il suo partito di appartenenza, Forza Italia, che ha fatto il pieno di voti con Fiorina Longobardi prima eletta con ben 778 preferenze; a seguire Teresa Formisano che di preferenze ne ha ottenute 752. Poi Alfonso Di Massa (653), Giovanni Di Palma (603), Luigi Cavallaro (557). Questi i primi cinque di FI tutti al di sopra delle 500 preferenze. Nelle liste di Scarlato ottimo il risultato ottenuto da Nunzia Pisacane, prima eletta della civica “Scafati Libera Rinasce” con ben 581 preferenze. Nel centrosinistra Francesco Velardo fa il pieno di voti nella lista del PD con 587 preferenze. Questi i candidati che risultano tra i primi eletti e che dovrebbero sedere in consiglio comunale in attesa della completa composizione del civico consesso. Per quanto riguarda le dichiarazioni di voto espresse dai candidati sindaci dopo lo scrutinio di lunedì si riportano le seguenti: “Il dato che ci porta al ballottaggio – ha detto Aliberti – è un risultato strepitoso che ci inorgoglisce e ci carica: in tutte le sezioni il cognome “Aliberti” è primo, centro e periferia, sezioni di sinistra e di destra. Abbiamo aspettato tanto per rinascere, cosa saranno quindici giorni? Affronto sereno questo ballottaggio con la certezza che l’unità del centrodestra ci potrà essere sui temi solo in consiglio comunale, sperando che si concretizzi quella pace sociale sbandierata e mai realizzata. Scafati merita serenità, merita di rinascere da ogni punto di vista”.
“Ci avviamo verso un’altra avventura ancora più intensa ed entusiasmante – le parole di Scarlato – Le nostre ambizioni restano intatte, perché noi crediamo nella vera rinascita, all’insegna della partecipazione attiva, della condivisione, del confronto su proposte, idee e progetti per il bene della nostra terra. Oggi abbiamo scritto una prima importante pagina di una storia nuova per Scafati, ma tante altre pagine dovremo scrivere ancora. Lo faremo insieme, come sempre, perché Scafati è il mio partito, Scafati è il nostro partito”.
“Rifletteremo attentamente dopo l’analisi del voto, attendiamo che ci siano anche tutti gli elementi per poter valutare – le parole del sindaco uscente Salvati – La nostra coalizione sarà compatta sulla decisione da prendere, ma ci prendiamo qualche giorno di tempo prima di agire”. “Per quanto mi riguarda – le dichiarazioni di Grimaldi- mi tocca chiedere scusa per la sconfitta. Ci eravamo candidati per vincere, non per partecipare, e l’elettorato ha preferito altre opzioni. Volevo essere il Sindaco di Scafati per avere la possibilità di trasformarla, curarla, renderla un posto migliore. E volevo essere lo strumento per superare gli anni della cattiva amministrazione, dello scioglimento per camorra, del trasformismo, del potere ereditato. Non ci sono riuscito, e non cerco alibi. Non mi consola il terzo posto, né tantomeno mi consolano le mille preferenze assegnatemi sopra le liste: anzi, sono il simbolo che ero a chiamato a fare di più. In ogni caso, in democrazia il voto è sacro e ne va rispettato l’esito. E dunque complimenti e in bocca al lupo ai miei avversari che hanno raggiunto il ballottaggio”. “Tutto ciò che abbiamo fatto – le parole di Carotenuto – lo abbiamo fatto per amore e per Scafati. Per questo, continueremo a camminare a testa alta e con orgoglio”. La parola ora passerà di nuovo agli elettori chiamati, tra due settimane a scegliere il loro sindaco.