Tribunale, Robustella deciso: “Non torno indietro” - Le Cronache
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Tribunale, Robustella deciso: “Non torno indietro”

Tribunale, Robustella deciso: “Non torno indietro”

Irremovibile sulla sua decisione. “Non torno indietro. Andrò fino in fondo”. L’ex presidente del Tribunale di Nocera Inferiore Antonio Sergio Robustella conferma l’addio (e le motivazioni) in una missiva spedita all’ordine degli avvocati nocerini. A Guido Casalino, presidente del Consiglio dell’Ordine, Robustella ha confermato che le ragioni delle dimissioni nascono “principalmente dalla constatazione che tutte le sue numerose iniziative, tese ad ottenere migliori e più efficaci condizioni di lavoro al Tribunale di Nocera Inferiore, e soprattutto per l’Ufficio del Giudice di Pace, o sono rimaste inevase, oppure sono state accolte in minima parte, per cui il servizio giustizia offerto non è stato soddisfacente e adeguato alle necessità del territorio circondariale di Nocera Inferiore. “Devo precisare – scrive il magistrato – che al contrario di quanto osservato da qualche commentatore, non considero l’iniziativa che ho assunto, una sconfitta personale o professionale. Lo sarebbe stato se avessi mancato in qualcosa potendo disporre delle risorse adeguate alle necessità. Ma, com’è noto, non solo non è stato così, ma all’esitto della recente ispezione ministeriale, è stato dato atto all’impegno della dirigenza del tribunale nocerino dei lusinghieri risultati raggiunti, e soprattutto del sottodimensionamento insostenibile delle piante organiche. Dunque, mi permetto di dire che, se esiste un responsabile, questo va ricercato nel sistema complessivo, che è oltremodo inadeguato rispetto agli impegni che si devono assolvere”. E ancora. “Già una volta –aggiunge e conclude Robustella – ho dato le dimissioni che poi ho ritirato, perché commosso dalla stima e dall’affetto di quasi tutti. Però, allora non è successo quasi niente! Questa volta, per dare credibilità e forza alla mia iniziativa, andrò fino in fondo e non revocherò le dimissioni, anche per evitare possibili strumentalizzazioni che finirebbero per indebolire, se non addirittura rendere vani, i sacrifici ai quali molti di noi si stanno sottoponendo. Tutto questo mi costa tanto e mi spiace molto. Però sono convinto che questa è l’unica strada che ritengo percorribile per ridare dignità e giustizia al nostro tribunale”.