di Marta Naddei
Il Codacons denuncia gli autisti della Sita per interruzione di pubblico servizio e blocco stradale. Con tre differenti documenti, inoltrati presso le Procure della Repubblica di Salerno, Vallo della Lucania e Nocera Inferiore, la nota associazione a tutela dei consumatori, ha denunciato tutti i lavoratori dell’azienda di trasporto pubblico che nella giornata di martedì hanno protestato lungo la statale 163 Amalfitana. Una protesta vibrante, con tanto di autobus messi di traverso sulla carreggiata, che ha paralizzato il traffico in entrata ed in uscita dalla importante arteria di collegamento tra la Costiera Amalfitana e quella Sorrentina e che ha lasciato a piedi circa 34mila utenti su tutto il territorio regionale. Una manifestazione i cui effetti hanno mandato su tutte le furie il vicepresidente nazionale del Codacons, Matteo Marchetti, che ieri ha inoltrato tre denunce contro «gli organizzatori ed i realizzatori di questo atto illecito, per interruzione di pubblico servizio, per blocco stradale e quanto altro si possa ravvisare». L’iniziativa di Marchetti scaturisce dalle decine di telefonate di cittadini inviperiti, giunte al centralino del Codacons nel giorno della protesta messa in atto dai lavoratori della Sita Sud – scesi in strada contro la procedura di licenziamento collettivo, per 439 persone, avviata dall’azienda e poi sospesa. «I telefoni del Codacons – dice Marchetti – si sono surriscaldati a causa delle chiamate cittadini, studenti e pendolari, che improvvisamente sono stati lasciati a terra dai 300 autisti della Sita che hanno deciso, arbitrariamente e senza alcun preavviso, di bloccare la strada statale Amalfitana 163, mettendo i bus di traverso». Un gesto definito, dal numero due di Carlo Rienzi, «una vera follia, anzi un vero reato». «Immaginiamo solo per un momento cosa succederebbe se tutti i licenziati o i cassintegrati degli ultimi anni, decidessero di occupare, una categoria al giorno, ora questa strada ora quella – spiega Rienzi – Chi rimborserà le tante ore lavorative perse? Chi rimborserà lo stress di tanta gente in inutile attesa o in auto o alla fermata per andare a scuola, al lavoro, all’università o magari a fare una passeggiata?». Insomma, quanto basta per inoltrare una denuncia a ben tre Procure della Repubblica Italiana. Ha scritto, invece, al Prefetto di Salerno Gerarda Maria Pantalone, il segretario provinciale del Partito democratico, Nicola Landolfi. Una lettera, dal carattere squisitamente “politico”, nella quale – nel richiede l’intervento immediato del massimo organo di Governo sul territorio – si attacca nuovamente la Regione Campania, indicata come il principale soggetto dei guai della Sita Sud, quello che ha indotto l’azienda ad assumere la decisione di lasciare il territorio regionale e, di conseguenza, ad avviare la procedura di licenziamento per il proprio personale. «La vertenza Sita – scrive Landolfi – è un ulteriore emblema delle gravissime responsabilità della Regione Campania in ordine a uno dei servizi essenziali di maggiore rilevanza, quello del trasporto pubblico. Tale crisi provoca un ulteriore stato di isolamento dei nostri già martoriati territori. Il comportamento della Regione è gravissimo e irresponsabile, anche perché il nostro territorio è già ai minimi termini sul piano della viabilità e della mobilità». Il tutto nel giorno in cui il servizio ha ripreso il suo regolare andamento.