M5S, Conte non è più il capo politico: il tribunale di Napoli azzera le cariche - Le Cronache
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M5S, Conte non è più il capo politico: il tribunale di Napoli azzera le cariche

M5S, Conte non è più il capo politico: il tribunale di Napoli azzera le cariche

di Erika Noschese

Non c’è pace per il Movimento 5 Stelle che si trova ora ad affrontare l’ennesima tegola dopo la spaccatura interna, post riconferma di Mattarella a Capo dello Stato. Il tribunale di Napoli, infatti, ha accolto il ricorso di tre attivisti e ha sospeso la decisione con cui il “non partito” ha introdotto la figura del presidente, ruolo ricoperto da Giuseppe Conte, subito dopo l’esperienza governativa che, di fatto, aveva rafforzato i pentastellati. Un passo indietro di sei mesi: azzerate le ultime nomine – quella di Conte e quelle, successive, dei vicepresidenti – e ritorno al vecchio “assetto”, con un comitato direttivo composto da 5 membri da votare sulla piattaforma Rousseau, non più usata dai 5 Stelle. Per la settima sezione civile del Tribunale di Napoli è stata “illegittima” l’esclusione dall’assemblea del 3 agosto 2021 degli “iscritti all’Associazione Movimento 5 stelle da meno di sei mesi”. Una decisione che “ha determinato l’alterazione del quorum assembleare nella deliberazione di modifica del proprio statuto”. Quorum non raggiunto considerando le regole del vecchio statuto che prescrivevano la partecipazione della maggioranza degli iscritti. Le due delibere approvate durante l’assemblea, dunque, sono nulle. Dal Movimento 5 Stelle hanno osservato che l’interpretazione del Tribunale “contrasta la prassi consolidata nelle votazioni seguite dal Movimento e un indirizzo che mirava a scongiurare che la comunità fosse infiltrata da cordate organizzate ad hoc al fine di alterare le singole votazioni, complice anche la gratuità e semplificazione dell’iscrizione”. Il Movimento precisa anche che “il provvedimento del Tribunale di Napoli non ha accertato l’invalidità delle delibere adottate, ma dispone, in via meramente provvisoria, la sola ‘sospensione’ delle suddette delibere”. E se l’avvocato Lorenzo Borré’, che ha rappresentato gli attivisti che hanno avanzato il ricorso, spiega che “Grillo ora dovrebbe procedere a una votazione per eleggere i cinque componenti del direttivo, peraltro sulla piattaforma Rousseau”, la posizione ufficiale del Movimento è quella di convocare un’assemblea per “sottoporre al voto degli iscritti alcune modifiche statutarie in adesione ai rilievi della Commissione di garanzia per gli statuti e la trasparenza dei partiti politici. Sarà questa l’occasione per proporre agli iscritti – anche con meno di sei mesi di anzianità – la ratifica delle delibere sospese in via provvisoria”. Le tensioni crescono in un Movimento già messo a dura prova dalla contrapposizione seguita alle trattative per eleggere il presidente della Repubblica. Giuseppe Conte getta acqua sul fuoco: “La mia leadership del Movimento 5 Stelle si basa ed è fondata sulla profonda condivisione di principi e valori, quindi è un legame politico prima che giuridico”. E aggiunge: “La mia leadership non dipende dalle carte bollate e lo dico consapevole di essere anche un avvocato”. Evidente l’amarezza di Davide Casaleggio. In un post sul blog delle stelle, l’associazione Rousseau sottolinea come “in più occasioni abbiamo evidenziato quanto la gestione delle votazioni e della comunità degli iscritti richiedesse un livello di attenzione e professionalità che non possono essere improvvisati con modelli di gestione, invece, approssimativi e dilettantistici così come, invece, avvenuto”. L’associazione ricorda anche un post scritto nel giugno 2021 da Davide Casaleggio che “consigliava al Movimento 5 Stelle di operare nel pieno rispetto delle regole avvertendo: ‘Gli scogli sono vicini. Ripeto. Gli scogli sono vicini’. E oggi il Movimento è tristemente andato a sbattere su quegli scogli”. Intanto, a quanto si apprende da fonti del Movimento, non sarebbe previsto per questa settimana un incontro degli eletti con Beppe Grillo. Oggi alle 21 è in programma una riunione dei deputati 5 Stelle. Un unico punto all’ordine del giorno: “Riflessioni politiche”.