di On. Guido Milanese
La antica conoscenza ed amicizia con Enzo Todaro mi ha spinto a leggere con religiosa attenzione il suo libro “ Pensieri sparsi “ ritrovando nelle innumerevoli immagini e foto una immediatezza narrativa ed una originalità inconfondibile , caratteristiche proprie dell’autore. Egli inanella una serie infinita di incontri e vissuti personali con personaggi che per la loro importanza hanno inciso nel bene e nel male nella vita politica e sociale degli ultimi decenni. Il racconto parte dunque dal personale per proiettarsi sull’universo dell’uomo in generale quale anfiteatro ideale degli affetti e delle relazioni umane. Todaro verista nella vita lo è anche nel suo scrivere fotografando la realtà coincidente con il Suo cammino di vita con proiezioni sul mondo. La sua opera scrittoria a tratti si libera dal personale per trascendere ed appartenere a ogni lettore. I personaggi che Egli incontra hanno il fascino di appartenere ad ognuno e quindi l’autore li proietta sul palcoscenico della vita perché ogni lettore ne fruisca. Il Suo vissuto ricco di esperienze plurime nei vari segmenti dell’esistenza si percepisce in ogni sua parola ed in ogni rappresentazione iconografica quale traslazione sull’universo dell’uomo come rappresentazione ideale della conoscenza umana. E’ doveroso dunque esprimergli un tributo per la chiarezza del linguaggio e la appropriatezza degli accenti espressivi che non si ritrova frequentemente in altre letture per l’assoluta non ricerca di espedienti tecnicistici. Infine un legittimo voto ci venga esaudito: quello di veder vivere a lungo la sua fatica letteraria con l’augurio che il Suo illuminato cammino di vita ci doni ancora espressioni di scritti che siano da guida per ognuno di noi.