Zampogne e ciaramelle salernitane dal papa - Le Cronache Salerno
Salerno

Zampogne e ciaramelle salernitane dal papa

Zampogne e ciaramelle salernitane dal papa

di Erika Noschese

Un’esperienza che ha toccato il cuore di due artisti salernitani, Antonio Giordano e Vincenzo Ferraioli, ha lasciato un segno indelebile nei loro ricordi. La loro musica, antica e carica di tradizione, ha risuonato in Piazza San Pietro, in un incontro speciale con Papa Francesco. Uno degli ultimi incontri, tra cittadini salernitani e Pontefice. “La prima emozione fu all’arrivo di una telefonata dell’associazione pontificia ‘Liberieforti’, che mi chiedeva di fare una suonata con la zampogna in onore di Papa Francesco. Già questo per me fu una emozione incredibile”, racconta Antonio Giordano, zampognaro e figura di riferimento della Compagnia Daltrocanto. Un invito inaspettato, che ha dato il via a un’avventura straordinaria. La data stabilita per l’incontro era il 27 novembre 2024. “Pensavo che ciò non accadesse, invece mi sono trovato insieme al mio compagno di suonate, Vincenzo Ferraioli, in Piazza San Pietro a suonare zampogna e ciaramella nell’attesa che arrivasse Papa Francesco”. L’attesa era carica di emozione, un misto di trepidazione e gioia. “Le nostre furono emozioni fortissime: quando poi, ad un certo momento dell’incontro fummo chiamati ad avvicinarci a Papa Francesco, lì le emozioni furono difficili da controllare”. L’incontro con il Pontefice è stato un momento di grande intensità. “Ci trovammo al cospetto di una persona che emanava emozioni all’infinito. È un segno di pace incredibile”. I due musicisti hanno portato in dono la loro musica e i prodotti della loro terra, un gesto simbolico di unione tra tradizione e spiritualità. “Noi donammo a lui, dopo esserci presentati un cesto con la nostra musica e i prodotti locali di Salerno, che ci aveva offerto la pasticceria ‘Bassano’, due statuine in terracotta di due zampognari e altre illustrazioni della nostra città di Salerno”. Le parole di Papa Francesco hanno incoraggiato i due artisti a proseguire nel loro cammino. “Lui ci guardò, ci osservò e ci spronò a continuare questo nostro impegno a portare questi antichi suoni, legati molto alla liturgia del Natale e dell’Immacolata, e a portare sempre nel mondo, dovunque ci fosse possibile questi suoni di pace”. Un invito a diffondere la bellezza e la tradizione della loro musica. “L’incontro con papa Francesco ancora oggi mi produce e ci produce un sentimento di grande emozione, di grande pace: due zampognari salernitani, al cospetto forse dell’uomo più guardato e ammirato e amato in tutto il mondo. Questo, nella mia e nella nostra vita, rimarrà per sempre un segno indelebile”. La scelta della data del 27 novembre non è stata casuale. “La data del 27 novembre ci fu espressamente richiesta, poiché rappresentava simbolicamente la data di partenza degli zampognari di tutto il mondo, che partono il 29, quindi nei due giorni successivi, con la novena per l’Immacolata”. Le melodie suonate in Piazza San Pietro hanno rievocato l’atmosfera delle novene, unendo tradizione e spiritualità. “Noi ci siamo trovati in Piazza San Pietro, io e Vincenzo Ferraioli alla ciaramella, a suonare le melodie classiche del periodo della novena sia dell’Immacolata che del Natale. Sono emozioni e sentimenti indescrivibili, legati direttamente e indissolubilmente a un incontro di così alto spessore umano, da cui emerse soprattutto la tanta voglia di pace che Papa Francesco ha sempre comunicato ed auspicato”.