
Umberto Belpedio
Ravello. La paginate policrome apparse su alcuni quotidiani annunciano la 73ma edizione del Ravello Festival. La più antica rassegna musicale oggi in Italia. Oggi al vertice della Fondazione che organizza il festival siede Alessio Vlad,musicologo di fama , che nel corso degli anni ha ricoperto altri delicati ruoli a Villa Rufolo .
Quando De Luca nomino Mauro Felicori al posto del filosofo Sebastiano Maffettone gli affidò un preciso mandato,quello di “mettere un poco di ordine nel pollaio di Ravello”. I rapporti tra il Comune e la Fondazione non erano idilliaci. Il sindaco dell’epoca, Salvatore Di Martino,giustamente chiedeva un posto per il Comune che non era rappresentato nel CDA. Felicori si mosse con tatto e autorevolezza per mettere d’accordo tra le varie anime.
Oggi la Fondazione è presieduta da Vlad che è subentrato al notaio napoletano,Dino Falconio, vice commissario in quel di Bagnoli,licenziato da De Luca a mezzo stampa perché,dicono i maligni, troppo vicino al sindaco Manfredi. Reazione velenosa,sempre a mezzo stampa , del notaio.
A distanza di tempo “il pollaio di Ravello”si infittisce di voci che chiamano in campo De Luca , la potentissima Almerina Bove ,capo di gabinetto della Regione, chiamata a suo tempo di tenere sotto controllo anche i conti.
Alla vigilia di questo Festival, a parte il ricco programma allestito da Vlad, si parla anche di certi incarichi affidati dal presidente anche oltre il limite del proprio mandato.
Il primo contratto per l’ufficio stampa per tre anni a 20 mila euro oltre Iva e previdenza, affidato a Floriana Tessitore ,musicologa di Palermo che con Vlad lavora alla rete dei teatri delle Marche.
Poiché, sostengono i maligni, anche Wagner tiene famiglia ,un altro contratto di tre anni a 12 mila euro oltre Iva ,al marito della Tessitore.
Si tratta di Carlo Fiore per” un progetto grafico”. Anche Fiore è un musicologo con l’amore per …l’arte . Al tempo stesso ha una società di comunicazione e al tempo ed è segretario dell’Associazione critici italiani che ogni anno assegna il Premio Abbiati. Tra i premiati delle scorse edizioni figura anche il nome del prestigioso Alessio Vlad.
A Ravello ,nello scenario delka celebre villa , vale il motto “non c’è due senza tre…”. Così addirittura da Civitanova Marche sbarca la società Esserci Lab che si aggiudica un contratto di tre anni per 140 mila euro, somma spalmata in due anni.
De Luca quest’anno ha riempito di euro non solo Ravello che ha cosi messo in bilancio oltre un milione e mezzo . È vero che per la edizione 2025 Vlad ha ingaggiato prestigiose figure come direttori, orchestre e interpretri di fama . Da prevedere anch e i cachet per agenzie e prestatori d’opera . Ma certi incarichi e certe spese provocano qualche perplessità . A meno che Wagner non abbia composto oltre al Tristano e Isotta e al Parsifal anche una sinfonia per solennizzare il “magico cerchio” che ruota dalle parti di Ravello.
Di fronte al chiacchiericcio del nuovo “pollaio” ,cosa ne pensa De Luca che dieci anni orsono chiuse in pochi istanti oltre dieci Aziende di Soggiorno e Turismo,quattro soltanto in costiera amalfitana ,Positano ,Amalfi , Maiori e Ravello.
E cosa ne pensa il plenipotenziario della burocrazia regionale che anni addietro si infuriò quando vide una fattura di un celebre albergo per una suite riservata ad una celebre firma di un grande quotidiano.
Tutto questo ,mentre oggi non pochi ricordano la missione affidata dagli indimenticabili Girolamo Bottiglieri e Mario Parrilli al direttore dell’Ept di Salerno per trattare uno sconto sul fitto di Villa Rufolo che all’epoca apparteneva alla nobildonna francese Antonietta Tellon.