Vuolo (Fdi): Finisce l'era De Luca - Le Cronache Ultimora
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Vuolo (Fdi): Finisce l’era De Luca

Vuolo (Fdi): Finisce l’era De Luca

di Erika Noschese

 

 

«L’intesa tra Pd e De Luca lascia sconcertati. Per anni il governatore ha riservato attacchi durissimi al partito, salvo poi chiudere un accordo che riaffida proprio a un De Luca il controllo del Pd campano». Parla così Pietro Vuolo, coordinatore di Fratelli d’Italia per la città di Salerno. Il partito in queste settimane è impegnato con la prossima, attesa, scadenza elettorale: le regionali, in programma nel mese di novembre.

Vuolo, Salerno è ormai in piena campagna elettorale per le regionali. Che clima si respira?

«La campagna elettorale è ormai alle porte e a breve attendiamo l’indicazione del candidato Presidente del centrodestra. Per Fratelli d’Italia il profilo più autorevole, e con i migliori consensi nei sondaggi, resta Edmondo Cirielli. La sua candidatura segnerebbe l’avvio concreto della sfida, che affrontiamo con entusiasmo e con la convinzione di poter replicare in Campania il modello di buon governo già dimostrato a livello nazionale».

Raggiunto l’accordo tra il Pd e De Luca. Qual è il suo commento?

«L’intesa tra Pd e De Luca lascia sconcertati. Per anni il governatore ha riservato attacchi durissimi al partito, salvo poi chiudere un accordo che riaffida proprio a un De Luca il controllo del Pd campano. Ancora più evidente è la resa della segretaria Schlein, costretta a piegarsi a logiche di potere, rinunciando a qualsiasi progetto di rinnovamento. Più che un’intesa politica, appare come una mera trattativa di spartizione, giustificata con una disinvoltura che trovo disarmante».

Tra i tanti problemi che attanagliano la città di Salerno c’è sicuramente il verde pubblico…

«La gestione del verde urbano è un tema cruciale. La caduta di un albero a Piazza Luciani ha messo a repentaglio l’incolumità delle persone: un episodio che dimostra come l’incuria non riguardi solo il decoro, ma la sicurezza stessa dei cittadini. A ciò si aggiungono condizioni igieniche precarie in diverse zone, dove il degrado favorisce la presenza di ratti e blatte. Il verde non può più essere trattato come elemento accessorio: è una questione di salute pubblica e di qualità della vita».

Emergenza sicurezza, quali azioni potrebbe mettere in campo la città di Salerno?

«La sicurezza è un tema identitario per Fratelli d’Italia. Non a caso, il 31 agosto abbiamo organizzato un gazebo dedicato a giustizia e legalità, inserito nella campagna nazionale del partito. Lo abbiamo collocato in un luogo simbolico della città, che dovrebbe essere vetrina turistica e invece è percepito come spazio di degrado e illegalità. Oggi Salerno mostra gravi carenze sotto questo profilo: i cittadini si sentono abbandonati e chiedono con forza una maggiore tutela».

Quali sono le priorità di FdI a livello cittadino?

«Dopo trent’anni di gestione targata De Luca, riteniamo che sia arrivato il momento di archiviare il modello e la narrazione di città che è stata sino ad oggi proposta, e che non sono più sostenibili alla prova dei fatti. Mettendo insieme la capacità di immaginare il futuro e la concretezza che chi amministra non deve mai perdere, Fratelli d’Italia ritiene che sia arrivato il momento di costruire un nuovo modello di città, che guardi al futuro, senza però perdere il contato con le radici, la storia e le vocazioni del nostro territorio. Ma questo progetto deve essere frutto di una interlocuzione paziente ed attenta con tutte le realtà che quotidianamente vivono ed operano nella nostra cità e che hanno a cuore il futuro di Salerno. Penso alle categorie produttive, agli ordini professionali, ai comitati di quartiere, agli operatori culturali, al mondo del volontariato e dell’associazionismo. Proprio in tale ottica il partito ha costituito un direttivo formato da militanti che mettono a disposizione passione e competenze per costruire un progetto credibile di governo cittadino. L’obiettivo è presentarsi alle prossime amministrative con un progetto partecipato e di largo respiro, sul quale costruire la più ampia partecipazione ed il più ampio consenso.  In questi anni chi ha amministrato la città ha lasciato senza voce e senza rappresentanza tante realtà e troppi temi, a quali Fratelli d’Italia intende dare voce».

Oggi il partito non ha rappresentanza in consiglio comunale. Come ci si prepara alle prossime comunali?

«L’assenza in aula rappresenta un limite, ma non ci ha impedito di vigilare sull’operato dell’amministrazione e di avanzare proposte costruttive. Il nuovo direttivo, nato da pochi mesi, ha saputo affermare la propria identità e offrire punti di riferimento a tanti cittadini delusi dal sistema attuale. Questa fase di radicamento è fondamentale per prepararci in maniera solida alla sfida delle comunali».

Si ipotizza un ritorno di Vincenzo De Luca alla guida della città…

«Il ritorno di De Luca rappresenterebbe la fine di qualsiasi prospettiva di rinnovamento. Dopo trent’anni di dominio politico, Salerno ha bisogno di aprirsi a energie nuove, di liberarsi da un sistema che ha concentrato potere e soffocato la partecipazione. La nostra visione è opposta: una città plurale, dinamica, capace di valorizzare giovani, professionisti, mondi civici e realtà associative. Fratelli d’Italia è pronta a guidare questo cambiamento con una proposta seria, capace di restituire a Salerno una prospettiva di crescita e sviluppo».

Di recente, l’incarico nella Commissione di Riserva dell’Area Marina Protetta “Santa Maria di Castellabate”. Lei è in rappresentanza del ministero dell’Ambiente…

«Sono molto felice per la designazione del Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Pichetto Fratin quale esperto del Ministero in seno alla costituenda commissione di riserva dell’area Marina protetta di Santa Maria di Castellabate.  Si tratta di un organismo tecnico, atto a garantire il buon funzionamento dell’area marina protetta, in termini di collaborazione con l’Ente gestore Parco del Cilento. Confido di poter apportare il mio contributo specifico di conoscenza e studio delle aree marine protette, frutto sia di anni di esperienze in ambito associativo a tutela del mare che di studi specifici nell’ambito del dottorato di ricerca conseguito in materia all’università di Salerno. Più in particolare spero di contribuire a far entrare l’amp nell’ambito della rete Aspim, Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea in Italia, analogamente ad un’altra Amp campana, Punta Campanella».