di Brigida Vicinanza
Alla fine Buongiorno Italia Srl, seguita dall’avvocato Lentini ha avuto la meglio. O almeno il Tar gli ha dato ragione, annullando di fatto in un provvedimento urgente la sospensiva da parte del Comune di Salerno che con una determina a firma del dirigente Alberto Di Lorenzo revocava l’appalto alla società vincitrice del bando di concorso per l’allestimento dell’evento natalizio. I mercatini rimarranno aperti, per buona pace e tranquillità degli standisti che hanno trascorso giorni di caos, tra vigili urbani, chiusure temporanee e soprattutto preoccupazione. Ma lo scenario che si apre dietro il Comune di Salerno sembra essere un altro, con il pm Montemurro e la Dda che sta indagando non solo sugli appalti degli eventi natalizi. In ogni caso a finirci in mezzo è stata proprio la società torinese, che ha dovuto difendersi dagli attacchi, ma che alla fine nella correttezza istituzionale ha dimostrato di avere carte in regola o meglio di non avere alcuna mancanza nei confronti di Palazzo di Città. Una conferenza stampa indetta d’urgenza dai vertici della società, nella quale hanno voluto rendere pubbliche le loro ragioni dopo il silenzio di tutti questi giorni, probabilmente per scelta, per far sì che a parlare fosse la giustizia. Hanno avuti problemi sin dall’inizio però, dai primi momenti dell’aggiudica del bando, in quanto l’ente comunale ha atteso il certificato antimafia dalla Prefettura di Torino, non accendo quello allegato dalla società nonostante il documento poi è risultato lo stesso. Insomma, la società ha potuto avviare il montaggio delle casette di legno in città soltanto cinque giorni prima dell’inizio della manifestazione, non potendo nemmeno montarne abbastanza nella zona orientale e non avendo tempo materiale per fittarne. Ma le comunicazioni al Comune di Salerno sono arrivate, nei giorni tra il 15 e il 16 dicembre infatti la società ha richiesto all’ente a quanto ammontava l’importo per la Tosap a seconda dalla metratura e soprattutto allegando la Scia sanitarie con l’elenco richiesto. Ma la “rabbia” dei vertici della società riguarda anche una firma sul contratto che ancora non c’è. “Noi abbiamo tutta la corrispondenza e non abbiamo avuto comunicazione da parte del Comune di Salerno – hanno sottolineato – ad oggi ancora non abbiamo un contratto materialmente. In ogni caso il bando non prevedeva revoche in nessun caso, non abbiamo avuto tempo materiale per commercializzare il lungomare Marconi e il conto da pagare per la Tosap non lo abbiamo mai ricevuto”. Poi hanno continuato: “Rifaremo il bando nuovamente l’anno prossimo e non chiederemo nemmeno i danni di immagine, ma abbiamo fiducia nella giustizia e siamo disposti a qualsiasi chiarimento. Bisogna comunque valutare l’interesse pubblico e questa iniziativa è di forte interesse pubblico”. In ogni caso la società Buongiorno Italia ha ribadito di aver avuto unica comunicazione, quella del 20 dicembre, in cui venivano date 24 ore per ottemperare alle mancanze riscontrate. “In 24 ore non ce l’avremmo mai fatta. Ci sono comunque operatori che lavorano tutto l’anno con noi e conoscono la nostra organizzazione per questo non abbiamo avuto alcun esitazione o preoccupazione. Per ora andremo avanti, ma attendiamo ancora dal Comune di Salerno comunicazione su quanto dobbiamo pagare e soprattutto attediamo di poter firmare il contratto”. Insomma per buona pace degli standisti e degli operatori la manifestazione andrà avanti, nonostante la situazione resta in dubbio a Palazzo di Città.