Viscido doppio ex: Sbagliato prendere Breda - Le Cronache Salernitana
Salernitana

Viscido doppio ex: Sbagliato prendere Breda

Viscido doppio ex: Sbagliato prendere Breda

 

Enzo Sica

 

E’ un doppio ex ma per quest’ultima doppia sfida della stagione, questo play out per la permanenza in serie B non ha dubbi: <Tiferò Salernitana anche perchè il mio cuore è stato e sarà sempre granata. Anche se ho giocato con il Frosinone è rimasto per i ciociari solo un legame affettivo. Forse speravo in cuor mio che non si incontrassero le due squadre in questo appendice finale ma purtroppo il destino ha voluto così>.

Pasquale Viscido è risoluto quando ci dice queste cose ma anche sincero quando lo mettiamo di fronte al dilemma che di qui a qualche giorno, lunedì prossimo, vedrà in campo nella prima sfida-salvezza granata e ciociari indicando la squadra granata come la sua favorita. Lui che è’ stato un buon giocatore negli anni ottanta, tanti tifosi che frequentavano il mitico Vestuti lo ricordano con piacere, quando vestiva la maglia granata dove ha giocato dal 1979 al 1981, una parentesi anche con la Cavese quando i metelliani erano in serie B dall’81 all’82, poi ancora un ritorno con la maglia granata prima di approdare nelle stagioni dal 1986 al 1989 in Ciociaria, in quel Frosinone che certamente fu anche un buon trampolino di lancio per la sua carriera futura.

Oggi a 64 anni, è opinionista televisivo nella trasmissione Goal su Goal di Telecolore condotta da Franco Esposito e ci parla volentieri di quel periodo nel quale è stato calciatore a Frosinone. <Fu un grande e bella esperienza anche quella, ero ancora giovane ma poi nel corso degli anni ho seguito la squadra ciociara con simpatia nei vari campionati nei quali ha militato>

Lunedì sera questo amarcord. Ma cosa proverà Pasquale Viscido vedendoli in campo all’Arechi contro la Salernitana?

<Guarda il legame affettivo resta sempre valido anche se sono trascorsi oltre 40 anni. Ma come ti dicevo speravo innanzitutto che la Salernitana si salvasse senza il play out oppure che potesse incontrare un’altra squadra non la mia ex squadra. Ora dico solo: forza Salernitana, salva la categoria in queste due partite e dai una grande gioia a questa eccezionale tifoseria>

Ma ti aspettavi che la squadra granata fosse coinvolta in questo play out?

<Certamente no anche perchè come ho sempre detto non si doveva arrivare a giocarsi tutto in 180 minuti, E’ vero che c’era il rischio di retrocedere ma se le cose fossero state fatte diversamente da questa società oggi staremmo a parlare di altro>

Cosa non è andato in questa sciagurata stagione, Pasquale?

<Direi niente anche perchè si è cercato di vendere inizialmente per realizzare ma senza poter costruire. La mentalità di fare qualcosa di buono ci doveva essere anche perchè si era reduci da una retrocessione dalla serie A. Poi cosa fai? Prendi  Petrachi per far vendere i pezzi da novanta, chiami per la panchina Martusciello che è un buon tecnico ma non guardi anche l’aspetto tecnico – tattico che era fondamentale. Esoneri Martusciello, prendi Colantuono che era già a libro paga perchè non vuoi spendere soldi e vai avanti senza obiettivi importanti>

Anche l’arrivo di Breda forse è stato inopportuno?

<Ma certamente sì visto che l’ex bandiera granata non ha inciso come tutti si aspettavano su una squadra che ha mostrato moltissime pecche. Ed i risultati negativi con un gruppo consegnato al tecnico sono stati sotto gli occhi di tutti. Dunque errori su errori da parte della società>

Poi quando si era già nelle sabbie mobili hanno cercato di salvare il salvabile. E’ così, Pasquale?

<Non era scontato ma una piazza calda ed entusiasta come Salerno aveva bisogno di cambiare pagina. E subito. Rischiando anche la retrocessione  visto che solo nelle ultime sei partite si è chiesto ad un buon tecnico come Pasquale Marino di far ritrovare quelle certezze che sembravano allontanarsi. E lui ha ripreso in mano la situazione, ha dato quella spinta in più ai calciatori granata che sembravano in grande confusione riuscendo nell’intento di arrivare ai play out. Ed io mi chiedo ancora una volta: perchè non lo hanno preso prima? Sono misteri che non avranno mai risposte>

Parliamo anche dei calciatori. Chi ti ha deluso di più in questa rosa?

<Sono sincero quando dico Daniele Verde. Sì perché l’ex spezzino era arrivato con un bagaglio tecnico interessante, che poteva e doveva fare la differenza nella squadra granata. Non è stato così come credo che Alberto Cerri sia un buon attaccante ma non abbia inciso molto perchè è arrivato nel mercato di gennaio con una condizione fisica approssimativa ma sono sempre dell’avviso che se un attaccante come lui viene servito bene in area fa la differenza. Anche su Simy vorrei dire qualcosa.  Ha fatto poco, è vero, ma si conoscevano le attitudini di questo calciatore ma quando viene chiamato in campo dà sempre il massimo per questa maglia.

E’ la difesa?

<Penso che con Breda in panchina non erano messi bene in campo. Oggi con Marino stiamo vedendo calciatori arcigni che concedono poco alle squadre avversarie con un Gian Marco Ferrari su tutti. Il capitano regge bene il reparto ma anche Ghiglione, Ruggeri, Lochoshvili e gli altri non sono da meno. Così come Amatucci a centrocampo è una vera e bella rivelazione  E saranno importanti e anche determinanti, direi, proprio nelle due sfide contro il Frosinone visto che i ciociari giocano bene ma hanno molte difficoltà in attacco quando sono aggrediti>

Quale delle due squadre, secondo te, arriva meglio a questo doppio play out – salvezza?

<Sono di parte quando dico Salernitana ma è così. Infatti la squadra di Marino nelle ultime sei gare della stagione è andata crescendo anche se si è bloccata solo a Spezia e Genova contro la Sampdoria. Il Frosinone ha dimostrato nel corso della stagione stessa molti limiti anche se penso che Salernitana e ciociari siano due squadre molto simili. Ha cambiato allenatore il Frosinone nel momento in cui il presidente Stirpe ha visto che la squadra stava precipitando in classifica. Si è ripreso con Bianco in panchina con una lunga serie di risultati positivi. Sembrava anche salvo ad un certo punto della stagione, poi è stato risucchiato nei bassifondi ed ora come la Salernitana vuole salvare la categoria. E non va dimenticato che entrambe erano reduci dalla retrocessione della scorsa stagione in serie A>

Per chiudere, Pasquale, quando sarà importante l’apporto del pubblico in queste due sfide?

<Penso che faranno la differenza visto che anche a Frosinone il pubblico, come Salerno, è molto caldo e nelle grandi occasioni si fa sentire. L’unico vantaggio dei ciociari, se di vantaggio possiamo parlare, è che con due pareggi, vista la classifica con la quale si è conclusa la stagione attuale, è che potrebbero salvarsi. Ma io penso che la nostra Salernitana ha davvero le carte in regola per regalarci questa ultima soddisfazione che è la salvezza>.