di Erika Noschese
Torna in campo Francesco Virtuoso, attivista salernitano del Movimento 5 Stelle, candidato alla Camera dei Deputati nel collegio Campania 2 – 02, dopo l’esperienza della candidatura dapprima al consiglio regionale della Campania e poi al consiglio comunale del capoluogo di provincia. Francesco Virtuoso, candidato alla Camera dei Deputati con il Movimento 5 Stelle una nuova avventura politica. Perché ha scelto di presentare la sua autocandidatura? “Ho sempre dichiarato che nel Movimento 5 Stelle mi sento a casa, ed io questa casa non l’ho mai abbandonata anche quando nel suo interno alcune scelte non incontravano pienamente il mio favore. Ho sempre avuto modo di confrontarmi con gli altri ed ancora oggi, a distanza di oltre dodici anni, posso onorarmi di una candidatura voluta dagli attivisti. Mi sono candidato perché sono convinto di stare dalla parte giusta. Il Movimento 5 Stelle ha già realizzato gran parte dei progetti politici condivisi per anni con i cittadini ed oggi abbiamo un ruolo fondamentale per garantire a tutti pari dignità in questo difficile momento storico”. Oggi il Movimento è reduce da una scissione interna con l’addio del ministro De Maio e di altri 60 parlamentari. Cosa ne pensa? “La scelta di Luigi Di Maio ha consentito al Movimento di mettere una pietra tombale su numerose vicende poco condivisibili che andavano in contrasto con alcuni principi sani su cui si è fondato l’attivismo rivoluzionario e riformista di tantissimi cittadini. Un plauso va a Giuseppe Conte che, grazie all’enorme fiducia che ha saputo conquistarsi nel governare un Paese in difficoltà, è riuscito a riportare entusiasmo anche in coloro che erano distratti da vicende di Palazzo davvero poco interessanti per il benessere del Paese”. Quali sono secondo lei i temi da mettere al centro dell’agenda politica? “Colgo l’occasione per invitare i lettori a visitare il nostro programma politico sul sito web www.movimento5stelle.eu. Tantissimi sarebbero i punti da elencare per far capire quanto sia utile che il Movimento 5 stelle governi l’Italia, ma per esigenze di spazio mi limito a dire che siamo gli unici a volere la progressiva abolizione della caccia a partire dal divieto di accesso ai terreni privati e a contrastare il bracconaggio. Dobbiamo assolutamente approvare una legge sull’acqua pubblica che ridia dignità agli esiti referendari troppo spesso disattesi dai politici che hanno reso l’acqua pubblica un bene mercificabile. Ed infine vorrei mettere in evidenza la nostra capacità (un unicum nel panorama politico italiano) di contrastare la corruzione attraverso maggiore trasparenza e controllo dei soldi del Pnrr e l’implementazione delle tutele per il lavoratore che denuncia e per i testimoni di giustizia”. Il capoluogo di provincia vive oggi una serie di difficoltà a partire dal verde pubblico. Secondo lei quali sono le responsabilità dell’amministrazione comunale? “A Salerno la difficoltà di gestione del bene comune è sotto gli occhi di tutti nonostante i cittadini si trovino nella condizione di dover pagare le tasse più alte d’Italia. L’affidamento a cooperative e l’utilizzo delle municipalizzate in un modo così poco trasparente ha determinato un continuo degrado che difficilmente potrà essere risolto se non si riforma integralmente il sistema di gestione. I nostri consiglieri di opposizione, Catello Lambiase e Claudia Pecoraro, stanno portando avanti, da circa un anno, una dura battaglia in Consiglio Comunale e nelle Commissioni oltre ad una operazione di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini. Io spero vivamente che la città possa uscire al più presto da questa situazione divenuta emergenziale ormai da troppi anni”. Quale risultato si aspetta per i 5 Stelle? “Ovviamente auguro al Paese di avere ancora Giuseppe Conte in qualità di Presidente del Consiglio. Mi rendo conto che il momento storico e questa legge elettorale non faciliteranno la realizzazione di un’aspettativa così rosea per gli italiani. Mi auguro che i cittadini vadano a votare e lo facciano con consapevolezza. Solo così potremo evitare che estremismi pericolosi possano decidere le sorti di milioni di persone. Crede sia possibile, magari post voto, una alleanza con il centrosinistra? “Personalmente non credo che alleanze strutturali con i partiti politici “tradizionali” siano per noi la migliore soluzione che garantisca la realizzazione del programma politico. Credo piuttosto ad un impegno serio e leale nei confronti degli elettori. Le scelte politiche che guidano le sorti dell’Italia non possono essere pregiudizialmente considerate di destra o di sinistra. Le scelte giuste, come quelle inserite nel nostro programma, possono tuttavia essere condivise e portate avanti per la tutela del bene comune”. Il M5S tra i pochi a portare in parlamento la tematica relativa alle fonderie Pisano. Oggi, si attende una delocalizzazione che tarda ad esserci… “Ritengo obbligatorio ricordare l’impegno del nostro deputato Nicola Provenza in Parlamento sulla questione delle fonderie Pisano che ha portato all’attenzione nazionale la questione ottenendo così anche l’impegno dell’allora sottosegretario all’ambiente Salvatore Micillo. Io credo che i responsabili politici territoriali debbano immediatamente fermare l’inquinamento delle fonderie salernitane che tanti danni ha creato all’ambiente e alla salute dei cittadini. Non credo che la delocalizzazione sia una soluzione percorribile soprattutto in mancanza di garanzie sulla salubrità dei lavoratori e dell’ambiente circostante, con conseguente e necessario controllo e monitoraggio continuo dello stesso. Immagino, invece, un impegno delle Istituzioni per il ricollocamento dei dipendenti attraverso procedure che possano fornire anche un’adeguata formazione”.