Vincenzo Giordano, un archivio digitale per ricordare l’amato sindaco - Le Cronache
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Vincenzo Giordano, un archivio digitale per ricordare l’amato sindaco

Vincenzo Giordano, un archivio digitale per ricordare l’amato sindaco

di Erika Noschese

Un archivio digitale per ricordare Vincenzo Giordano. A tredici anni dalla morte del sindaco socialista, l’amministrazione comunale ha ospitato, ieri, Marco La Monica, Gaetano Amatruda e Luca Lamberti del Centro Studi Vincenzo Giordano per organizzare incontri e momenti di approfondimenti per ricordare la figura del socialista. All’incontro erano presenti anche i consiglieri comunali del Psi, Rino Avella, Filomeno Di Popolo e Antonia Willburger, ed il Presidente del Consiglio Comunale, Dario Loffredo. “Ringrazio i rappresentanti del centro Studi Vincenzo Giordano per l’opportunità che ci hanno dato con questo sobrio incontro commemorativo nel tredicesimo anniversario della morte di Vincenzo Giordano”, ha dichiarato il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, ricordando il legame fraterno con il socialista e l’importante cambiamento che ha caratterizzato la città capoluogo proprio sotto la sua guida. “E’ stato il sindaco della svolta a Salerno, dopo anni – all’epoca – di dominio della Democrazia Cristiana, un importantissimo partito ma con Enzo Giordano per la prima volta si intraprende una nuova strada: per la prima volta, Salerno è governata da una giunta laica e di sinistra – ha infatti aggiunto il primo cittadino Enzo Giordano rappresentava questa volontà di rilancio, di presenza, di trasformazione progressista e riformista che ha avuto poi un percorso limpido, al netto della tragedia umana di Giordano, mio fraterno amico e sono onorato di essere stato al suo fianco, nelle sue vicende umane e politiche. La storia ha fatto giustizia per ingiustizie subite da Giordano”. All’amministrazione comunale la proposta di digitalizzare la memoria custodita anche attraverso i mezzi di informazione, un archivio da mettere a disposizione della cittadinanza e delle nuove generazioni, come richiesto dal centro studi. “Noi a Salerno abbiamo un importante presenza della stampa, sia essa scritta, televisiva o radiofonica e su impulso che ci proviene dal centro Studi noi abbiamo immaginato di poter fare un tavolo per promuovere iniziative di digitalizzazione di tutto questo patrimonio e fare in modo di metterli al servizio della cittadinanza e degli studiosi. È un’iniziativa assolutamente utile per la città anche perché recupera la memoria storia della città stessa e la mette a disposizione delle nuove generazioni e di quanti intendono approfondire quella tematica”, ha dichiarato Napoli che ha ricordato la svolta di Salerno, dapprima con Giordano che “ha rappresentato tutto questo con una stagione fertile per la nostra città” e poi con le e nelle sindacature di Vincenzo De Luca che “ha svolto un’attività di grande propulsione e la città oggi è che non poteva essere se non ci fosse stata quella svolta. Credo sia un doveroso omaggio all’uomo, al politico e dal punto di vista umano perché intercetta sentimenti, considerazioni che sono trasversali, senza distinzione di fede o parte politica. Giordano ha dato il via a questa svolta, De Luca ha continuato e credo che la città che abbiamo sotto gli occhi oggi sia il risultato di una lunga stagione di lotta politica che ci consegna una diversa città”. Il giornalista Gaetano Amatruda ha anticipato che sarà organizzato un evento al Comune per parlare il linguaggio dei riformisti, per unire, e proveremo a “conservare memoria per costruire futuro”. Abbiamo gettato le basi per avviare un processo di digitalizzazione del patrimonio delle tv, delle radio e dei giornali”. “Si possono fare tante cose, senza memoria non c’è futuro diceva Primo Levi. Bisogna ricostruire una memoria condivisa, ricordare un amministratore che è stato un sindaco galantuomo, il socialista perbene, il sindaco che avviò le trattative di trasformazione di questa città e che ha avviato il processo di modernizzazione. Ricordare Enzo Giordano è costruire futuro, tenere insieme il linguaggio dei riformisti, immaginando sempre progetti, iniziative nuove per costruire una memoria condivisa – ha detto ancora Amatruda – In quest’ottica, abbiamo immaginato – come Centro Studi, con Marco La Monica e i nostri operativi – di lavorare alla digitalizzazione del patrimonio di questa città. Le tv locali, le radio, i giornali hanno raccontato i momenti belli e i momenti tristi della nostra comunità e hanno contribuito alla crescita della comunità. Conservare e valorizzare questo patrimonio per digitalizzarlo e costruire una memoria condivisa per regalare ai giovani l’opportunità e conoscenze. La disponibilità del Comune e del sindaco Napoli è importante, l’occasione per costruire qualcosa di utile e importante”. Salerno, la città più socialista d’Italia, con Giordano ha subìto un importante processo di trasformazione che resta ancora oggi: “E’ una città che è cresciuta, avviato un processo di trasformazione importante negli anni ’80, continuato poi negli anni ’90. Resta un metodo, quello riformista, del confronto che va recuperato soprattutto in questo momento storico, con una politica vittima di demagogie, populismi e luoghi comuni e mettere insieme il linguaggio riformista può essere utile per gli addetti ai lavori, i rappresentanti politici e istituzionali perché credo abbiano il dovere di riprendere un percorso riformista con un filo rosso che unisce lo sviluppo di Salerno”, ha aggiunto poi Amatruda. Un momento doveroso, quello di ieri, in occasione dell’anniversario della morte di Giordano, come ha ricordato il presidente del Centro Studi, Marco La Monica del Psi. “È stato un campione della politica non solo salernitana ma nazionale; è stato un campione dell’onestà e sono felice che il sindaco Napoli abbia accolto le nostre proposte, organizzando una giornata di studi e approfondimenti dedicata a Giordano, qui in Comune, e digitalizzare il patrimonio storico e di immagini politiche della città di Salerno perché conservare la memoria serve a costruire un futuro migliore – ha poi aggiunto il socialista – Napoli è una persona ossequiosa dei regolamenti, rispettosa della legge, della giustizia e dell’uomo ha risollevato la categoria del martirio che è quello che ha subito Giordano, un martire e noi abbiamo il dovere di ricordare la sua figura e le trasformazioni che il sindaco galantuomo e martire ha operato a favore della città e di tutti salernitani”.