di Monica De Santis
Vi è un vicolo, nel cuore del Centro Storico di Salerno dedicato ad un principe longobardo e principe di Salerno, vissuto tra 861 all’880: Guaiferio, figlio di Dauferio il Muto fu il primo della stirpe dei Dauferidi a sedere sul trono di Salerno, che fu retto ininterrottamente dalla sua famiglia fino al 977. Ebbene in questo vicolo dedicato al principe salernitano, da tempo oramai si sta vivendo una situazione di grande disagio. Situazione che è stata più volte segnalata all’amministrazione comunale dai residenti della zona, ma che non ha mai visto alcuna soluzione. Ultimo disagio in ordine di tempo è quello che riguarda la pubblica illuminazione. Da un mese circa, infatti, il lampione posto nei pressi del civico 20 è guasto e nessuno, dopo numerose segnalazioni si è mai preoccupato di sistemarlo. A segnalare la mancanza di intervento da parte della civica amministrazione è il ragionier Matteo Rinaldi, che il 29 giugno, alle ore 23,18, resosi conto del non funzionamento del lampione, scrive all’ufficio preposto “Si richiede un Vs. intervento al fine di ripristinare l’illuminazione in Vicolo Guaiferio altezza civico n. 20. Il lampione è senza luce da giorni”. Richiesta questa che non ottiene nessuna risposta… “E questo mi ha meravigliato – spiega Rinaldi – perchè in passato, ogni volta che segnalavo un guasto, il giorno dopo veniva qualche operaio comunale a sistemare il tutto. Ma stavolta non è andata così”. Già stavolta non è andata così, infatti, il ragionier Rinaldi ha dovuto continuare a scrivere via mail all’ufficio preposto per chiedere un intervento in merito. Lo ha fatto anche il 2 luglio, dove nella mail inviata scrive anche che “Se non avete i fondi per l’acquisto delle lampadine ve li anticipiamo noi. Basta che fate quanto di vs. competenza”. Ma neanche l’offerta di acquisto delle lampadine ha sortito effetto. Così il 5 luglio invia una nuova mail nella quale scrive “Si rinnova per l’ennesima volta la richiesta di intervento di ripristino dell’illuminazione in vicolo Guaiferio n. 20. Sarebbe opportuno (e conveniente per voi) evitare che accadono episodi spiacevoli, data la situazione di violenza e degenerazione in corso nel centro storico di Salerno. In bocca al lupo”. Ma anche questa volta silenzio. Siamo al 9 luglio e Rinaldi invia, alle 9,55 una nuova mail di sollecito, alla quale alle 12,19 rispondono affermando che “Salve, siamo intervenuti qualche giorno fa con il cambio di 4 lampade sembra strano, lunedi ritorniamo per un controllo”. E il lunedì arriva e nulla è cambiato, tanto che il giorno seguente il ragionier Rinaldi scrive nuovamente “Buongiorno, ad oggi il lampione è ancora spento. Si sollecita un vs. intervento”. Stessa cosa fa il giorno 14 inviando ben due mail in due fasce orarie diverse, e due mail in due fasce orarie diverse vengono inviate anche il giorno 16 luglio. Ma ad oggi il lampione è ancora spento. “Non riesco a capire come mai questa volta nessuno voglia provvedere alla sistemazione di questo lampione. Assurdo, il vicolo è completamente al buio e con quello che si sente che accade nelle ore serali nel centro storico, francamente, noi residenti abbiamo un po’ di paura. Eppure nessuno ha pensato di intervenire, troppo impegnati per cercare di risolvere il problema di un unico lampione. Le mie ultime mail le ho inviate anche al sindaco e al capo dello staff del sindaco, ma ovviamente nessuno le avrà prese in considerazione, perchè noi continuiamo di sera a muoverci in una strada buia”. Ma il lampione non è l’unica problematica segnalata dai residenti della stradina del centro storico, come spiega lo stesso ragionier Rinaldi… “Magari fosse il nostro unico problema. Nonostante il vicolo si trovi a ridosso della Casa Comunale, e in una zona del centro storico dove esistono numerosi B&B e pertanto con una consistente affluenza di turisti è praticamente abbandonato a se stesso. E nonostante le numerose segnalazioni, il Comune praticamente ignora la presenza di una discarica a cielo aperto, contenente ogni tipo di materiale organico e non. Contemporaneamente è diventata anche un accumulo di acqua che sta arrecando notevoli danni ai fabbricati adiacenti che sono oggetto di infiltrazioni, che stanno provocando notevoli danni agli appartamenti dei privati cittadini e all’appartamento posto al primo piano del civico 20 di proprietà dello stesso Comune di Salerno. Si tratta di un’area racchiusa da muro perimetrale su vicolo Guaiferio e vicolo Pandolfina Fasanella adiacente il Palazzo Genovese. L’area in questione è occupata da una parte di fabbricato demolito in conseguenza all’evento sismico del 1980. Oltre ai rifiuti, nelle ore serali si possono ammirare topi che girano indisturbati e che spesso si arrampicano sulle pareti dei fabbricati e arrivano all’altezza delle abitazioni. La situazione è stata più volte segnalata ai rappresentanti dell’Amministrazione Comunale che ad oggi (tre anni di richieste) non hanno dato segnali di vita. Oltre alla situazione igienico – sanitaria, oggi l’inesistenza dell’amministrazione comunale sta creando un’altra problematica: il condominio ha intenzione di rifare le facciate al fabbricato usufruendo del bonus 110% e quindi ad un costo irrisorio. Purtroppo la discarica impedisce questi lavori: non è possibile accedere alla zona incriminata, non è possibile installare impalcature, etc”. Il ragionier Rinaldi prosegue ancora spiegando che… “Ma la vera chicca, e qua si capisce la genialità dei nostri amministratori, è che il comune (sempre lettera minuscola volutamente), è proprietario di un immobile nel condominio interessato, e, quindi, potrebbe ristrutturare un immobile di proprietà a costo zero. Forse i nostri amministratori non hanno mai sentito parlare di “corretta gestione della cosa pubblica”, pubblica e quindi di tutti: recupero un immobile, lo vendo o lo fitto, incasso denaro che va nelle casse comunali e abbasso le imposte. Preciso che il bonus 90% o 110% con lo sconto in fattura o cessione del credito, che consente al condominio un fortissimo vantaggio economico, scade il 31 dicembre 2021. E dopo? Facciamo una vertenza al comune per il danno subito?”. Rinaldi spiega ancora che tempo addietro era riuscito a parlare con l’assessore De Maio della questione e che questo, a suo dire, abbia risposto che il Comune di Salerno si sarebbe “ ‘messo in moto, facciamo questo, facciamo quest’altro, è assurdo che vivete in queste condizioni, etc’. Poi silenzio totale. E quando il nostro direttore dei lavori ha cercato di contattarlo gli è stato detto che era fuori per impegni istituzionali e che avrebbe richiamato. Ma la chiamata non è mai arrivata e noi continuiamo a vivere in queste condizioni. Credo che aspetteremo ancora qualche settimana e poi procederemo con una denuncia presso la Procura della Repubblica”.