di Sabrina Gambaro
La sicurezza dei cittadini nel vicolo di via delle Galesse è incerta. Diversi, infatti, sono i palazzi con ingenti danni strutturali nella zona che minacciano l’incolumità dei cittadini, in particolare il civico n°6 che, da oltre 40 anni, è in costante decadimento. Il palazzo, ad oggi disabitato e che affaccia sia sul Vicolo delle Galesse e sia sul Vicolo di Porta Rateprandi, ha subito i primi danni con il terremoto del 23 novembre 1980 e da allora numerosi sono stati i rumori all’interno delle mura, sintomi di crolli e cedimenti che hanno coinvolto soprattutto il tetto, completamente crollato, le finestre e i balconi che affacciano sulla strada. Il più recente e importante è avvenuto poco meno di 5 mesi fa e ha richiesto l’intervento dei vigili del fuoco per ulteriori controlli. Il lento e costante disfacimento dell’immobile, però, è solo uno dei tanti problemi che allarmano i residenti del centro storico. Nel corso degli anni, infatti, l’edificio si è tramutato dapprima in un luogo di ritrovo per senzatetto e divenendo poi una discarica a cielo aperto, attirando ratti e scarafaggi, con il conseguente degrado dell’ambiente circostante. Nonostante le ripetute “messe in sicurezza” e gli interventi di muratura dei punti di accesso all’edificio da parte dell’ufficio preposto, gli abitanti del quartiere si dichiarano preoccupati per “l’incolumità dei ragazzi che spesso giocano o si fermano a chiacchierare sotto le ante dismesse” del civico n°6 e delle strutture adiacenti ad esso. L’appello ai diversi proprietari dell’immobile è quello di “prendere finalmente in mano la situazione” e agire in favore della salvaguardia dei cittadini per rendere di nuovo sicura la zona.