Di Erika Noschese
Si conclude con una formale denuncia all’ispettorato del lavoro la prima protesta del nuovo anno per i lavoratori del Corisa2. Ieri mattina, lavoratori e sindacati sono scesi in piazza per l’ennesimo presidio per chiedere agli enti preposti, alla Provincia e al Comune di intervenire in maniera concreta.
I dipendenti del Consorzio di Bacino Salerno 2, infatti, non percepiscono lo stipendio da circa 8 mesi né la busta paga. Così, ieri mattina hanno protestato sotto Palazzo Sant’Agostino, bloccando la strada. I lavoratori infatti hanno occupato la carreggiata, sdraiandosi sulle strisce perdonali, permettendo il transito solo ai mezzi del 118. Dopo aver abbandonato la sede della Provincia, i lavoratori impegnati nel settore dello smaltimento dei rifiuti si sono recati, con il segretario della Csa Fiadel di Salerno Angelo Rispoli presso l’ispettorato del lavoro per sporgere formale denuncia nei confronti di Giuseppe Corona, commissario liquidatore del Consorzio, per mancata retribuzione e consegna della busta paga. Al momento resta preoccupante il futuro lavorativo degli ex 42 lavoratori del Consorzio di Bacino che chiedono di avere gli stipendi arretrati e certezze sul loro lavoro, soprattutto dopo l’ennesimo rinvio del confronto tra i vertici dell’Eda e il consorzio. Di fatto, l’incontro con le organizzazioni sindacali era in programma proprio per ieri ma è stato disposto ancora un rinvio, scatenando l’ira degli operai. Momenti di tensione, finalizzati a sollecitare non solo le istituzioni ma anche gli stessi cittadini salernitani, che tuttavia non sembrano aver causato grosse conseguenze, anche grazie all’intervento della Digos che ha impedito il degenerare della situazione. «E’ scoccata la scintilla della disperazione. La situazione sta precipitando e il rinvio della riunione di oggi è solo l’ennesima mazzata per i lavoratori del Consorzio di Bacino Salerno 2. Da otto mesi queste persone non percepiscono lo stipendio e non sanno come andare avanti», ha dichiarato il segretario della Csa Fiadel, Rispoli. In attesa del vertice convocato per il 16 gennaio alle 16, il sindacato incalza: «I cittadini, ma soprattutto gli amministratori pubblici,dovrebbero mettersi nei panni di chi non lavora e contemporaneamente ha mutui da pagare e figli da portare a scuola – conclude Rispoli – E’ una vera lotta per la sopravvivenza». Necessario l’intervento del 118: un operaio, durante il presidio, ha accusato un malore ma l’uomo si è ripreso subito dopo.