di Giovanna Naddeo
Grappoli rigogliosi, uve sane e un minor utilizzo di trattamenti antiparassitari. Si presenta così la stagione della vendemmia 2019 sulle colline salernitane e sui monti picentini. Iniziata con leggero anticipo a causa delle temperature elevate e dell’assenza di umidità, la campagna vitivinicola attualmente in corso sta regalando grandi soddisfazioni a imprenditori agricoli e coltivatori. «Da vent’anni non si vendemmiava così» sostiene Maurizio Prisco di “Rosso Beneficio”, azienda agricola situata ad Ogliara e dedita alla produzione di vini rossi, ma anche grappe e confetture a base di uva sanginella, ribattezzata dai salernitani “uva di San Matteo”. «Dopo le abbondanti piogge della scorsa stagione, i vitigni di quest’annata hanno beneficiato del clima secco degli ultimi mesi, in particolar modo qui, nel nostro territorio argilloso» spiega Prisco, tra i pochi produttori di uva sanginella ormai rimasti sulle colline salernitane. «L’urbanizzazione e la cementificazione degli ultimi decenni hanno cancellato i vitigni di uva sanginella nei dintorni di Salerno, vitigni autoctoni necessitanti della corrente del nostro Golfo per una produzione alta e di qualità. Ormai siamo rimasti in pochi a produrla». Sui Monti Picentini la situazione va ancora meglio. «Avremo un’annata eccezionale di aglianico e falanghina» dichiara soddisfatto Giuseppe Palo di “Cantine Palo”, con una produzione attiva tra Giffoni Valle Piana e Pontecagnano Faiano. «La qualità dell’uva è superiore rispetto allo scorso anno. Registriamo una polpa ricca e un’assenza quasi totale di malattie o marciumi». Dati confermati anche da Mario Mazzitelli di “Lunarossa vini e passione”, azienda situata a Giffoni Valle Piana, dalla produzione apprezzata anche oltralpe e selezionata dalla guida gastronomica 2020 de “L’Espresso”. «I nostri vigneti, localizzati in punti strategici del comprensorio picentino, stanno regalando grandi soddisfazioni. Le preoccupazioni paventate a maggio sono scomparse. L’uva 2019 vanta una buona percentuale di zuccheri e un grado alcolico soddisfacente. Siamo sicuri che sarà ben apprezzata dalle tavole italiane ed internazionali». A confermare l’analisi dei produttori, l’agronomo salernitano Giovanni Scafuri, che sottolinea: «Le condizioni climatiche di fine maturazione hanno determinato buone rese e gradazioni altrettanto interessanti». «Il clima estivo soddisfacente ha favorito anche un minor utilizzo di sostanze antiparassitarie da parte degli stessi produttori» sottolinea Vincenzo Tropiano, direttore “Coldiretti Salerno”. «La vendemmia 2019 sta premiando i viticoltori del nostro territorio, i quali sono ricorsi a quantità notevolmente inferiori di sostanze per preservare la loro produzione dall’attacco di parassiti spesso molto insidiosi. Una buona notizia per l’ambiente e la salubrità dell’aria».