Vassallo, il Parco: "Sarà parte civile" - Le Cronache Attualità
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di Arturo Calabrese

Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni sarà parte civile nel processo sull’omicidio del sindaco Angelo Vassallo. Lo ha deciso il presidente Giuseppe Coccorullo che sottoporrà la proposta all’assemblea della Comunità del Parco. Una presa di posizione, dunque, molto forte da parte sua in un periodo molto complesso per la politica cilentana. Non è tutto qui, però, il presidente Coccorullo chiederà formalmente che anche la Provincia di Salerno e i vari comuni cilentani si costituiscano parte civile.

«Al momento dell’uccisione, in quel tragico 5 settembre del 2010 – dice – Angelo Vassallo era presidente della comunità del Parco oltre che sindaco di Pollica ed è necessario, dunque, che sia quell’assemblea da lui presieduta ad esprimersi. Ovviamente l’occasione sarà giusta anche per chiedere che facciano altrettanto tutti i comuni cilentani».

Un qualcosa che avrà molto simbolismo ma anche un significato particolarmente forte. Dello stesso avviso è il senatore di Fratelli d’Italia Antonio Iannone, componente del comitato d’inchiesta che vede l’assassinio del sindaco Vassallo al centro delle proprie azioni.

«Concordo con la proposta che il Parco Nazionale del Cilento si costituisca parte civile nel processo per l’omicidio Vassallo e ringrazio il Presidente Coccorullo, che è già pronto a deliberare. Ritengo però che debbano fare altrettanto Regione Campania, Provincia di Salerno e tutti i Comuni cilentani.

L’omicidio Vassallo non fu soltanto una tragedia umana, ma è una ferita che è rimasta aperta per un intero territorio. Bisogna far valere gli atti che richiamino tutti al proprio dovere di essere Stato, non semplicemente indicare cosa dovrebbero fare gli altri. Vedremo alla prova dei fatti chi ci sarà». Ormai noto che il nome Angelo Vassallo crei parecchi problemi ai sindaci cilentani.

Emblematica la risposta del primo cittadino agropolese Roberto Antonio Mutalipassi alla proposta del consigliere Raffaele Pesce alla intitolazione di un luogo della città alla vittima di quel vile attentato.

L’amministratore e la sua maggioranza hanno temporeggiato e ad oggi, pare, un’intitolazione ci sarà.

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