di Monica De Santis
Valeria Milingi, è da oltre 20 anni la titolare, nonché insegnante, della scuola di danza, con sede a Pastena, fondata nel 1978, dalla madre Anna Iorio. Anche lei, come altre 105 colleghe ha firmato la famosa lettera, inviata lo scorso 24 settembre al sindaco di Salerno e al direttore Antonio Marzullo, nella quale si chiedeva “l’assoluta necessità di bandire prima di subito l’audizione” per quanto concerne la messa in scena delle opere liriche al Teatro Verdi. Lettera che lunedì mattina è stata inviata anche agli organi d’informazione per informarli sulle loro richieste. “La nostra richiesta non è contro nessuno, ma per il bene di tutte le allieve delle scuole di danza di Salerno e provincia”, precisa la Milingi, che stempera gli animi spiegando che la richiesta, firmata da 106 rappresentanti del mondo della danza salernitana, tra direttori di scuole, docenti e danzatori e danzatrici professioniste, nasce solo dall’esigenza di “avere chiarezza, delucidazioni e soprattutto trasparenza, per ciò che riguarda il nostro teatro cittadino, ovvero il teatro municipale della città. – spiega ancora Valeria Milingi – Credo che un Massimo comunale, debba essere aperto e che sia giusto che vengano anche un po’ coinvolte tutte le allieve e gli allievi, tutti i giovani che si affacciano al mondo della danza, al mondo del professionismo. Ma questo lo si può avere soltanto ed esclusivamente tramite un’audizione. Come avviene poi ovunque, per fare un film, una fiction, un programma tv, ma anche per partecipare a festival canori, le audizioni fanno parte del mondo dello spettacolo e la danza rientra a pieno titolo in questa categoria, quindi è giusto che un teatro comunale, faccia le audizioni, così come avviene in tutti i teatri, non solo italiani. Dopo tanti anni, credo che sia giusto chiarire tutto questo, ma ripeto, solo ed esclusivamente per il bene, se così lo vogliamo chiamare, degli allievi, per dare loro un’opportunità. Abbiamo la fortuna di avere in città un teatro come il Verdi, allora sfruttiamola, lo si metta a servizio di tanti giovani. Si dia a tutti l’occasione di partecipare alle audizioni, poi ovviamente chi è più bravo verrà premiato, questo è scontato, ma le audizioni saranno un modo anche per stimolare le nostre allieve, non solo quelle di Salerno, ma quelle di tutta la provincia. – conclude la Milingi – Credo che questa sia una cosa normale, abbiamo fatto passare già troppo tempo, ora è il momento di cambiare rotta, o meglio, preciso ancora, è il momento della chiarezza e della trasparenza sulla gestione del teatro municipale di Salerno. E davvero credo che tutto questo sia un bene per tutti, soprattutto per tutti quei giovani che hanno voglia di fare danza da professionisti”.