di Brigida Vicinanza
Sarà un clima abbastanza “caldo” quello di questa mattina a Palazzo di Città. Pare che infatti ieri sia volata qualche parola di troppo (e non solo) in Commissione Mobilità, tali da rendere l’aria, anche in maggioranza, abbastanza pesante. L’episodio ha riguardato in particolare modo i consiglieri Peppe Ventura e Pietro Stasi, che pare abbia avuto la peggio. Una vigilia dell’assise comunale abbastanza agitata, prima del vertice di maggioranza. Ma tanto atteso Consiglio comunale e soprattutto una discussione ancora più attesa come quella sulle Fonderie Pisano. Da anni infatti i comitati chiedono che venga inserito all’ordine del giorno, ma soltanto oggi probabilmente a Salerno varcherà le porte di Palazzo di Città. Non senza qualche polemica. Se da un lato i lavoratori che ora vivono lo stato di agitazione, saranno presenti ad ascoltare la discussione che ora li riguarda sempre più da vicino, insieme ai rappresentanti dei sindacati, dall’altra parte c’è chi si tira fuori, come l’associazione presidio permanente, da cui molto probabilmente è partita la lotta per la chiusura dell’opificio di Fratte. La “guerra” di Martina Marraffa all’interno di una tenda, ha aperto gli occhi alle amministrazioni dopo anni di lotte in cui gli stessi amministratori comunali si sono sentiti “sordi”, e ora questa piccola considerazione pare non essere abbastanza. Infatti, dalla stessa associazione fanno sapere che non saranno presenti oggi: “Rendiamo nota la nostra assenza al Consiglio comunale, l’associazione considera inaccettabile ed inutile la tardività di una discussione in tale sede. Non è più ormai il tempo di dispute, proclami, reclame e fantasiose soluzioni: oggi ci si deve affidare al lavoro serio e dettagliato della Magistratura – scrivono in una nota – per troppo tempo i cittadini della Valle dell’Irno non sono stati ascoltati sulla grave problematica riguardante l’inquinamento prodotto dalle Fonderie Pisano. Dalle indagini della Magistratura emergono ipotesi di reato gravissime di una fabbrica con dolose inosservanze e gravi inadempienze sulle quali non può mediare né il Consiglio comunale né il Consiglio regionale. Ora sta alla Magistratura perseguire le eventuali responsabilità e dar fine al doloroso scempio che ha coinvolto la Valle; non esistono compromessi se non giudicare legalmente i danni alla salute delle persone e all’ambiente”. Poi l’associazione ha continuato: “Ci stupiamo delle parole di Bonavitacola dalle quali si dedurrebbe il rilascio di un’Autorizzazione Integrata Ambientale ad hoc in tempi brevi visto che il Gip ha già definito l’Aia delle Fonderie illegittima, illecita e inefficace. Nei documenti dell’inchiesta si parla tra l’altro di illeciti ambientali, abuso d’ufficio con la complicità di un funzionario regionale, fumi inquinanti, acque fluviali compromesse e impianti fatiscenti che avrebbero messo a rischio la salute pubblica. Inoltre, nonostante tutti gli adeguamenti, l’impianto continua ad essere vetusto ed incompatibile con la zona come già indicato dal Comune di Salerno nell’ambito del Puc del 2006. Come cittadini ci siamo sentiti abbandonati per troppo tempo dalle Istituzioni municipali e regionali. Come Associazione Presidio Permanente ci opporremo a soluzioni politiche che arrechino ulteriori danni alla salute delle persone e all’ambiente”.