di Annalaura Della Corte e Benedetta Salierno
Sabato al teatro delle Arti quello della passata settimana, per noi liceali salernitani dove abbiamo avuto l’opportunità di intervistare la crew dello spettacolo “Un figlio in provetta” e di vedere lo spettacolo. La commedia è stata scritta da Giacomo Rizzo e Germano Benincaso, recitata da Caterina De Santis, accompagnata dalla compagnia del teatro diretto da quest’ultima. “Un figlio in provetta” è ambientato in una casa in montagna dove due futuri sposi, per provare ad avere un figlio, hanno deciso di passare il weekend. Ma a causa della suocera di Veronica, la futura sposa, la tranquillità che Riccardo pensava di conquistare è rovinata dall’intervento di diversi personaggi. Una suocera seccante, un uomo che vorrebbe solo godersi un weekend con la futura moglie, una donna vittima delle decisioni della madre, una domestica caotica, un avvocato “grande”, un “dottore”, una ginecologa e una coppia di innamorati. Questi sono i personaggi che hanno occupato la scena e che hanno dato vita ad un’opera che ha saputo far ridere l’intero pubblico. Nonostante non fossimo tutti fan appassionati del teatro, lo spettacolo non ci ha per niente annoiato e abbiamo avuto l’occasione di trascorrere un sabato sera diverso dal solito. Confrontandoci, nel dopo-spettacolo, abbiamo apprezzato molto la recitazione di Caterina De Santis, brillantissima interprete della suocera Teresa, oltre ovviamente agli altri attori che hanno fatto un abilissimo lavoro. La Carla Schiavone risultata una perfetta caratterista: interpretando Carmencita, una cameriera polacca-spagnola la quale, non essendo fluida con la nostra lingua, ha difficoltà nel suo lavoro, è riuscita a far ridere il pubblico che ha applaudito a scena aperta numerose volte. Con una perfetta intonazione della voce, un accento caratteristico e i movimenti divertenti l’attrice si è calata alla perfezione nel personaggio ed è riuscita a divertire tutti. Quindi, in conclusione, “un figlio in provetta” è uno spettacolo che consigliamo di vedere a tutti, dai più piccoli ai più anziani, facendo sorridere e allo stesso tempo riflettere su argomenti attuali.